Ho un marito che mi chiede talvolta un consiglio ma so ormai che è, in genere, un pretesto per litigare, è un tantino nervoso ultimamente ma solo in certi momenti.
Ho notato che, se non gli rivolgo la parola quando è su di giri, lui se ne esce o interpella subito al telefono qualche suo conoscente per sfogarsi con lui (ed è la mia salvezza).
I primi tempi, cercavo di calmarlo ma sempre senza esito e si litigava, gli servivo per sfogarsi meglio, poi, ho voluto provare a non rispondere più alle sue richieste di consigli perché già sapevo che cercava qualcuno per smaltire la sua rabbia.
Eppure mio marito è una brava persona che mi dimostra affetto e comprensione ma guai ad ascoltarlo in quei momenti (per fortuna non sono tanti) in cui sembra cercare un confronto, mentre, in realtà cerca solo uno con cui litigare ed io ormai lo conosco bene da non caderci ancora.
Lui inizia dicendo: “Rossana, ti vorrei chiedere un consiglio con la massima calma!”
Ed io già prevedo il seguito e mi dileguo subito andando in un’altra stanza della casa, magari faccio qualcosa che mi impedisce di ascoltarlo, lui non mi cerca se vado altrove, sarò vigliacca ma io non intendo subire il nervoso altrui e lo lascio parlare con il muro.
So bene che mio marito si stanca tanto al lavoro perché ha tante responsabilità che lo innervosiscono e lo comprendo.
Prima, lo ascoltavo e mi innervosivo anche io, ora sto bene se sto lontana da quei (pochi ma brutti) suoi momenti di rabbia. Cosa ne pensa lei?
Rossana da Lentate sul Seveso
Rossana, evitare la furia di qualcuno, è un’arte, io lo faccio da sempre, non intendo mai far sfogare qualcuno su di me. Fai bene a rifugiarti altrove e magari sbrighi una faccenda mentre tuo marito si sfoga da solo o con chi vuole, non sei vigliacca, preservi il tuo sistema nervoso che è uno soltanto, una volta rovinato quello, non si torna più indietro.
Io conosco un medico apparentemente tranquillo, ho un giorno sollevato una questione ed ho sentito al telefono invece la sua trasformazione in un animale impazzito che urlava da solo senza freni, ed io, ascoltando le prime parole (urlate) ho posato il telefono sul tavolo e sono andata a fare una commissione in un altro ambiente (come fai tu) e lasciando il poveretto urlare chissà cosa.
Al mio ritorno, il medico, già con voce più pacata, si è detto soddisfatto di essere stato ascoltato da me, deve aver creduto che io mi fossi ammutolita ascoltando i suoi urli da matto, in lui prevaleva il desiderio di imporsi e di parlarmi sopra prevalendo su di me.
Cara, non conosco tuo marito, sicuramente lo stress occasionale lo farà essere come dici tu, ogni tanto ma il medico, da me qui raccontato, ha anche il coraggio poi di mettere foto sui social in cui si fa vedere in montagna mentre cerca il relax (questo almeno scrive) ma i suoi occhi hanno l’espressione di un agitato cronico in cerca di serenità che è ormai solo un sogno per lui.
Quale relax può regalare una giornata in montagna ad un uomo nervoso fin sopra i capelli? E ti ho raccontato di uno che non ha di certo problemi economici ma solo di equilibrio e serenità mancanti.
Evidentemente ognuno ha tormenti silenziosi che si porta dietro.
Carissima, lascia pure sfogare tuo marito ma continua ad allontanarti da lui come già fai.
Mentre il titolo del caso di oggi è dedicato al medico di cui ho riportato qui l’esempio, un uomo dal sistema nervoso fradicio, non trova alcun relax.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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