Cara dottoressa,
ho una figlia di undici anni che frequenta la prima media. Si comporta e si veste come una donna adulta: tacchi alti, rossetto rosso acceso, unghie finte, pantaloni aderenti e magliette che mettono in mostra un seno già evidente. Ultimamente si è anche convinta di dover conquistare il suo professore di matematica, tanto da illudersi che lui lascerà la moglie per stare con lei e fare famiglia insieme.
Temo di contraddirla perché si arrabbia molto e mi dice che è pronta per avere un uomo accanto. Non so più come comportarmi e mi sento sconcertata dal fatto che non mi ascolti. Non le sembra tutto questo assurdo?
— Luisa da Belluno
Cara Luisa,
grazie per la tua sincerità e per aver condiviso una situazione così delicata e complessa. Comprendo pienamente il tuo turbamento e il senso di smarrimento che provi di fronte a un comportamento che ti appare precoce e difficile da gestire.
La preadolescenza, l’età in cui si trova tua figlia, è un periodo di profonde trasformazioni: il corpo cambia rapidamente e, con esso, le emozioni, il modo di vedere sé stessi e il desiderio di essere riconosciuti e accettati dagli altri. È comune, in questa fase, che i bambini esplorino ruoli adulti, cercando di sperimentare la propria identità anche attraverso atteggiamenti provocatori o imitazioni di modelli esterni.
Quando una bambina di undici anni usa un abbigliamento molto maturo o manifesta un forte interesse verso un adulto, come nel caso del suo insegnante, spesso dietro a questi segnali c’è un bisogno più profondo di sentirsi vista, apprezzata e amata. Può trattarsi di un modo ancora immaturo di esprimere insicurezze, desideri di affetto o il bisogno di sentirsi importante in un momento delicato della sua crescita.
È importante evitare sia di cedere a un permissivismo che potrebbe alimentare un senso di onnipotenza, sia di entrare in conflitto diretto con lei, che rischierebbe di farla chiudere ulteriormente in un mondo di fantasie e ribellione. Ti suggerisco di mantenere un atteggiamento di ascolto empatico e non giudicante, provando a capire cosa prova davvero ma ritengo, sia molto utile un percorso di supporto psicologico, sia per tua figlia che per te come genitore. Uno psicologo dell’età evolutiva potrà aiutarla a mettere ordine nei suoi sentimenti, a comprendere i confini tra realtà e fantasia, e a sviluppare una propria identità più equilibrata e autentica. Per te, invece, sarà un sostegno prezioso per acquisire strumenti che ti aiutino a comunicare meglio con lei, a restare ferma ma dolce, e a gestire il rapporto senza sentirti sopraffatta.
Ricorda: la sessualizzazione precoce non è solo un problema di atteggiamenti esteriori, ma un segnale che qualcosa dentro va ascoltato e accolto con cura. Il tuo ruolo di mamma è fondamentale per far sentire tua figlia amata e accompagnata in un percorso di crescita sano, anche quando sembra voler bruciare le tappe.
Anche io da piccola, ricordo non poche ragazzine, già alle scuole medie, con un comportamento simile a tua figlia e so bene che i loro genitori avevano sempre diversi grandi problemi tali da trascurare l’educazione delle loro figlie. In una famiglia sbandata, è difficile che i figli possano crescere con equilibrio ma, non conoscendo ovviamente te né tuo marito, non posso di certo esprimermi sul modo di educare tua figlia.
Ma vedo la società di oggi in cui i ragazzi vogliono fare gli adulti e, gli adulti, giocano a fare i ragazzi, c’è una grande insoddisfazione generale che fa assumere poi comportamenti fuori luogo.
Ribadisco che è determinante, nel tuo caso, l’aiuto di un esperto, capirai molte più cose.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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