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CUORGNE’ – Consiglio Comunale aperto sul tema “Primo Soccorso” (FOTO & VIDEO)

Molto intenso e partecipato, si è tenuto ieri sera, mercoledì 2 novembre, presso la Ex Chiesa della Santissima Trinità a Cuorgnè

CUORGNE’ – Un consiglio comunale “aperto”, sulla “situazione attuale del pronto soccorso e dell’Ospedale di Cuorgnè”, molto intenso e partecipato quello che si è tenuto ieri sera, mercoledì 2 novembre, presso la Ex Chiesa della Santissima Trinità a Cuorgnè.

La seduta, si è tenuta esattamente una settimana dopo la visita del Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’Assessore alla sanità regionale Luigi Icardi, con l’annuncio dell’apertura di un Punto di Primo Intervento h12 (dalle 8 alle 20) presso il nosocomio di Cuorgnè (all’interno dei locali del pronto soccorso). Un’apertura che vuole essere un punto di partenza, come dichiarato dallo stesso Cirio, che porterà, si spera, verso la riapertura del pronto soccorso h24.

Una promessa quella fatta dalla Regione riportata in un cronoprogramma presentato dagli stessi la scorsa settimana che, se da una parte ha portato rassicurazione, speranza e soddisfazione in alcuni, non è stato lo stesso per altri. Tanti, infatti, gli intervenuti che ieri hanno espresso perplessità, critiche e problematiche in relazione a questa parziale riapertura destinata, come più volte ricordato durante la serata, ai codici bianchi e verdi.

“Questa serata era per noi fondamentale, nonostante la visita di Alberto Cirio della scorsa settimana, perchè rappresenta un momento di dialogo su di una situazione, quella del pronto e dell’ospedale, che tiene impegnata quest’amministrazione da mesi. La decisione di aprire un punto di primo intervento è stata assunta esclusivamente dalla regione e dell’Asl TO4 perchè la nostra amministrazione non è mai stata interpellata e non si è mai espressa in merito. Questo confronto è per noi fondamentale perchè la riapertura del pronto h24 è ancora lontano ed incontrare gli amministratori oggi, oltre ai rappresentati delle sigle sindacali, consiglieri di minoranza e consiglieri regionali è un punto di partenza per cercare di aumentare e mantenere la collaborazione per riuscire nell’intento primario di tutti, che è quello di riaprire il pronto soccorso e di migliorare interamente la struttura del nosocomio cuorgnatese” ha commentato il primo cittadino Giovanna Cresto ad inizio serata.

Un consiglio che è proseguito all’insegna di una quindicina di interventi: il Direttore Generale dell’Asl TO4, Stefano Scarpetta; i Consiglieri di Minoranza Davide Pieruccini, Lidia Perotti e Giancarlo Vacca Cavalot; i Consiglieri Regionali Mauro Fava, Andrea Cane, Alberto Avetta e Silvana Accossato; l’Onorevole Daniela Ruffino; il Segretario dello SPI-CGIL Alto Canavese, Alfredo Ghella; il Rappresentante sindacale della UIL in Asl TO4, Serse Negro; il Segretario di Nursid Torino, Giuseppe Summa; il Medico di medicina generale e referente équipe territoriale 1 del Distretto di Cuorgnè, Giancarlo Gatta Michelet; il Direttore della Casa di Riposo Umberto I di Cuorgnè, Dott. Raffaele Brasile; il Consigliere comunale di Valperga ed ex primario di oncologia, Dott. Sergio Bretti, il Consigliere comune di Castellamonte, Alessandro Musso e l’RSU del Comune di Forno, Riccardo Tessarini.

Tra le molteplici tematiche affrontate durante la serata, alcune critiche e le perplessità sono state sollevate soprattutto dai rappresentanti delle categorie del personale sanitario riguardo alla gestione del punto di primo intervento, che sembra non essere così facile da gestire, al contrario di quanto la politica vuol far credere. Il punto di primo intervento di Cuorgnè sarà accessibile ai cittadini ritenuti codici bianchi e verdi al momento dell’accettazione: cosa succederà se un paziente che, recandosi a Cuorgnè, venisse ritenuto un codice giallo o rosso? Verrà trasferito direttamente dall’ospedale? Se un codice verde avesse invece la necessità di essere ricoverato in OBI (osservazione breve intensiva) per un periodo di tempo che si prolungasse oltre l’orario di apertura del punto di primo intervento, verrebbe trasferito altrove? Queste sono solo alcune delle problematiche di gestione sollevate che, nelle prossime settimane, dovranno essere affrontate per far sì che gli operatori sanitari operino in condizioni di sicurezza e i pazienti possano essere assistiti nel migliore dei modi. Tanto lavoro, poche risorse e tanta confusione.

L’unica cosa certa è che tutti stiano lavorando verso un obiettivo comune, che è quello di riaprire il pronto soccorso h24, ma non solo. Tra le finalità anche il potenziamento ed implementazione del nosocomio cuorgnatese, grazie anche ad un’opportunità derivante dai fondi del PNRR. Attualmente sono rimasti operativi solo il reparto di medicina, geriatria, lungodegenza, il day hospital oncologico (che passerà da 3 a 5 giorni di apertura), le sale operatorie per gli interventi programmati e la radiologia. Nulla è rimasto, ad esempio, di un reparto come quello “maternità”, fortemente voluto e che, per anni, è stato il fiore all’occhiello della sanità canavesana. Come più volte sottolineato ieri sera bisogna spingere affinchè venga potenziato tutto l’ospedale che resta un presidio indispensabile per il territorio.

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