CUORGNÈ – La Città ringrazia coloro che hanno operato durante la pandemia (FOTO E VIDEO)

“Covid 19: Uniti in prima linea” si è tenuto questa mattina presso l’Auditorium della Manifattura

CUORGNÈ – Profonda commozione e partecipazione nella mattinata di sabato 21 maggio 2022, presso l’Auditorium della Manifattura di Cuorgnè, per il convegno dal titolo “Covid 19: Uniti in prima linea” organizzato dall’Amministrazione cuorgnatese.

Un evento fortemente voluto da tutta la compagine amministrativa per ringraziare e valorizzare l’operato di coloro che hanno prestato servizio durante l’emergenza pandemiologica da Covid 19.

A fare gli onori di casa e a moderare il convegno è stato il sindaco Giovanna Cresto che ha espresso profonda gratitudine nei confronti di medici, infermieri e personale sanitario, volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, Forze dell’ordine e tutti coloro che, con il loro contributo, hanno assistito con continuità la popolazione.

«Tanti sono stati i problemi legati alla pandemia. Durante il primo lockdown, quando eravamo chiusi in casa e stavamo attenti a tutti quelli che erano i dati che ci venivano comunicati dalla tv e dai social, con l’Italia divisa in colori ed un sentimento di scetticismo da parte di molti per tutto quanto concerneva la pandemia, dalle mascherine, al distanziamento ed infine, purtroppo ai vaccini non ha certamente aiutato. Non sappiamo come sarà la situazione in autunno e si spera di non dover più indossare le mascherine e ritornare alla normalità, imparando a convivere con il covid come stiamo facendo. Per oltre due anni l’Italia ed il nostro territorio è stato colpito a livello economico e sociale e, se ora possiamo ritornare alla normalità, lo dobbiamo a coloro che hanno prestato servizio in questi anni accudendoci e curandoci nei momenti in cui abbiamo avuto bisogno. Senza dimenticare coloro che, purtroppo, hanno perso persone care e che, molte volte, non hanno potuto neanche dare loro un ultimo saluto» ha commentato Giovanna Cresto.

Presenti il consigliere regionale Mauro Fava e il Direttore dell’ASL TO4 Stefano Scarpetta che si sono uniti al coro di ringraziamenti al personale sanitario avanzati dal Sindaco Cresto.

Salvatore Di Gioia, Responsabile del S.C. Governo Clinico dell’ASL TO4, ha illustrato alle persone presenti in sala una serie di dati relativi alle vaccinazioni eseguite dall’Asl: sono state somministrate presso l’Hub vaccinale cuorgnatese, tra prime, seconde e terze dosi per un totale di 71.599. Tra il 28 marzo 2021 e il 27 febbraio 2022 sono state inoculate in media 433 dosi giornaliere tra cui: 64% Pzifer, 33% Moderna, 2,8% Astrazeneca.

Successivamente Clara Occhiena, Dirigente Professioni Sanitarie Area Assistenziale ASL TO4 ha messo in rilievo quella che è stata la multi professionalità messa in campo sul territorio intensificando la rete tra gli operatori del territorio, che già erano poste in essere prima del Covid, amplificando il dialogo tra le forze in campo. Nell’ASL TO4 sono stati aperti ben 25 centri vaccinali, di cui 4 in area montana, e 3 in presidi ospedalieri con 2500 operatori sanitari coinvolti. «Allo scoppiare della pandemia eravamo oggettivamente non pronti a tutto questo e abbiamo dovuto organizzarci al meglio per ottimizzare il tempo di tutti. Un ringraziamento va alla Dottoressa Lavinia Bortoni che, oltre ad essere stata il riferimento per anni del Distretto di Cuorgnè, è stata fondamentale per il territorio durante il difficile periodo della pandemia. Dobbiamo sfruttare l’emergenza fino alla fine utilizzando ciò che essa ci ha insegnato. Ora un’altra sfida all’orizzonte: il PNRR ci sta aspettando» ha dichiarato la Dottoressa Occhiena.

Importante e emotivamente forte il tributo di Fiorella Pacetti, Dirigente Medico S.S. Pneumologia dell’ASL TO4: «Dopo i primi casi di Covid scoperti all’Ospedale di Ivrea, la mancanza di mascherine e tamponi, il mio ambulatorio è ovviamente stato chiuso. Io stessa sono andata ad aiutare i colleghi internisti e rianimatori, anche se non è la mia specializzazione. Siccome la rianimazione non era molto attrezzata, siamo riusciti ad utilizzare normali ventilatori ambulatoriali attrezzandoli con la funzione di caschi PIP. Devo dire che sono stati davvero efficaci ed importanti per la cura dei pazienti affetti da covid. Tanti sono stati i colleghi degli altri reparti che si sono prestati a collaborare con il reparto covid. Durante la seconda ondata un ruolo fondamentale è stato quello svolto da Cuorgnè, diventato Covid Hospital mentre la terza è stata molto più pesante perché sono stati maggiormente colpiti i non vaccinati e coloro che, purtroppo, soffrivano di patologie pregresse. Con la quarta siamo riusciti a tenere duro e a continuare a tenere aperti i servizi» ha commentato la Dottoressa Pacetti.

Come evidenziato da tutti coloro che sono intervenuti l’Italia non era pronta alla gestione di un’emergenza della portata di quella che si è verificata. Ogni regione ha poi dato un’impronta diversa nella gestione della stessa. «Il modello piemontese è, a mio avviso, quello migliore rispetto, ad esempio, a quello lombardo. La regione Lombardia ha deciso di concentrare in un grande hub (Palafiere) e i lombardi da ogni parte della regione si recavano allo stesso. Noi in Piemonte abbiamo deciso di agire in modo diverso, sicuramente più complesso, ma più vicino alle esigenze dei cittadini: tanti hub, anche in montagna, alcuni con accesso diretto. All’inizio la sanità italiana non era preparata ed il Nord è stata anche la parte più interessata dalla pandemia. Con la nascita del D.I.R.M.E.I., Dipartimento interaziendale funzionale a valenza regionale “Malattie ed Emergenze Infettive”, nell’estate 2020 tutto è diventato più strutturato ed organizzato. Il vantaggio è stato certamente quello del coordinamento di tutte le ASL: 12 aziende sanitarie locali con diverse modalità di approccio anche sulla vaccinazione, come le modalità e le tempistiche), attività che continuano anche se in modo meno stressante sulle aziende. Dobbiamo ancora stare in allerta ma bisogna evitare che il grandissimo lavoro svolto vada perso» ha dichiarato Gianluca Vignale, Capo di gabinetto del Presidente della Giunta regionale.

Hanno concluso il convegno il Presidente del Coordinamento di Torino della Protezione Civile Leonardo Capuano e il Referente Territoriale del COM di Cuorgnè Luca Cattaneo che hanno posto l’attenzione su quella che è stata la gestione dell’emergenza per quanto riguarda l’esperienza della protezione civile. Sia Capuano che Cattaneo hanno ringraziato di cuore tutti i volontari che si prestano quotidianamente al servizio della popolazione.

Il Comandante della Polizia Locale della città, Linuccia Amore, ha chiuso il tavolo con un particolare ringraziamento al tecnico comunale che durante tutta la pandemia ha avuto un ruolo fondamentale, il Geometra Mauro Malano.

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