CUORGNÈ – Anni ’20. Le proiezioni prendono vita sul palco del teatro, dalla platea gremita il pubblico partecipa agli inseguimenti dei cowboys e scommette sulle razze dei cavalli.
Anni ’50. L’avventura continua in una nuova sala all’avanguardia, dove si alternano passioni travolgenti, avventure in terre lontane e disegni animati di mondi fantastici. Anni ’70. Le proiezioni si trasferiscono al “Margherita”, dedicato alla memoria della nonna: il grande schermo davanti al quale la comunità continua a ritrovarsi e sognare. “Cinematografica Perona” racconta la storia di una famiglia che da quattro generazioni rinnova la magia del cinema nel Canavese.
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“Cinematografica Perona” di Azzurra Fragale e Mauro Corneglio delinea una riflessione sul rapporto tra cinema e comunità attraverso la storia della famiglia Perona, che da quattro generazioni gestisce le proiezioni a Cuorgnè, in Canavese.
Il film è prodotto da Collettivo Cromocinque, grazie al contributo di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e dell’Archivio Mario L.G. Ceretto.
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT dal 2007 incentiva il trasferimento di competenze, la creazione di nuove reti e promuove l’innovazione con logiche di impact investing. Tra le recenti coproduzioni cinematografiche ricordiamo Pulce non c’è (2012) di Giuseppe Bonito e L’Amatore (2016) di Maria Mauti, dedicato all’arch. Piero Portaluppi e presentato al festival di Locarno.
Creato in memoria dell’imprenditore cuorgnatese Mario L. G. Ceretto, l’Archivio ne ricorda lo spirito di libertà ed apertura al mondo, raccogliendo da anni materiale filmico, fotografico e documenti inediti, avvalendosi di contributi da parte di registi, critici e scrittori e promuovendo iniziative riguardanti il cinema e la letteratura. Rivolto ad espressioni culturali a carattere nazionale ed internazionale, l’Archivio Mario L.G. Ceretto mantiene una particolare attenzione verso il Canavese.
Il documentario sarà presentato in anteprima assoluta al Cinema Massimo di Torino domenica 14 gennaio 2018, alle ore 20.30. Insieme ai registi interverrà Lorenzo Ventavoli, storico gestore cinematografico torinese.
La proiezione è un appuntamento gLocal Doc, la rassegna ideata da Piemonte Movie, in collaborazione con Museo del Cinema e Film Commission Torino Piemonte per portare in sala il cinema del reale.
La prima uscita canavesana è in programma martedì 16 gennaio, alle 21.15, presso il Cinema Margherita di Cuorgnè. Con i registi interverranno Alessandro Gaido, Presidente di Piemonte Movie, e il critico cinematografico Fabio Pezzetti Tonion. Sarà una serata speciale ad ingresso libero, con la presentazione della seconda fase della rassegna “Due Città al Cinema”, giunta alla 36a edizione.
Il documentario “esplora” le tre sale di Cuorgnè che nel corso del ‘900 hanno ospitato le proiezioni cinematografiche. Nel Teatro Comunale ottocentesco, attualmente in corso di restauro si schiudono i ricordi dei film muti degli anni Venti, con gli spettatori che seguivano concitati i film western, riconoscendo le razze dei cavalli ed incitando i cowboys. Nel 1949 l’apertura del Cinema Perona, disegnato dall’arch. Carlo Alberto Bordogna, rappresentò una rivoluzione per la città: una sala da mille posti dove approdarono i grandi film americani, la stagione neorealista, i tradizionali cartoni Disney a Natale. La magia del cinema oggi continua al Margherita, che mantiene gli ampi spazi degli anni Settanta e dove accanto alla programmazione tradizionale trovano spazio i titoli della rassegna “Due Città al Cinema”, frutto della collaborazione tra le Amministrazioni di Cuorgnè e Rivarolo Canavese.
Seguendo Vilma, Gabriella, Chiara e Fernando Perona in un percorso di riscoperta di luoghi e memorie, il film prova a descrivere il rapporto tra cinema e comunità. “Il presente in cui cellulari e tecnologie home theatre ci orientano ad una visione sempre più individuale, sembra lontano anni luce da quando si trascorrevano in sala interi pomeriggi, la platea rumoreggiava e si poteva entrare a proiezione iniziata” osservano Azzurra Fragale e Mauro Corneglio “Eppure ancora oggi vedere un film sul grande schermo resta un’esperienza di condivisione in cui il singolo ritrova se stesso in una sorta di io collettivo”.
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LA STORIA
Le montagne del Parco Nazionale del Gran Paradiso sullo sfondo, due torri che ricordano le origini medievali del borgo, rinnovate ogni primavera dal torneo dedicato a Re Arduino, la facciata bianca della Manifattura tessile, ormai silenziosa mole presso il torrente Orco: tradizionali elementi di una cartolina da Cuorgnè, centro di diecimila abitanti situata a circa quaranta chilometri a nord di Torino.
Nel novembre 1913 il fotografo Antonio Vercellino inaugurò un cinematografo “appositamente costrutto con sentimento d’arte”. Nella primavera del 1914 le cronache riportano un avviso di vendita dell’attività.
Le successive notizie di proiezioni risalgono al febbraio 1919, quando il Comune concede a Giuseppe Berta e Alberto Fuiani di adibire a cinema il Teatro Comunale, realizzato nel 1866 su progetto dell’ing. Pier Giuseppe Zerboglio. Nel 1925 subentrò nella gestione Fernando Perona, classe 1895, continuando l’alternanza sul palco ottocentesco di film, operette e concerti. Dal 1930 al ’48 si aggiunse anche la gestione del cinema “Savoia” nella vicina Pont Canavese.
Intuendo le potenzialità del boom economico, Perona decise di costruire un moderno spazio per spettacoli: nel 1950 venne quindi inaugurato il cine-teatro “Perona” con una licenza iniziale di 900 posti a sedere e 200 in piedi. Progettata dall’architetto Carlo Alberto Bordogna, la sala fu protagonista della stagione d’oro dei film americani del dopoguerra sino a diventare punto di riferimento per le famiglie con la tradizionale programmazione del cartone Disney a Natale.
Alla prematura scomparsa di Fernando nel 1952, i figli Aldo e Vilma ne proseguirono l’attività, varando nel 1969 una nuova sala, il cinema “Margherita” che si aggiunse al “Perona”, sostituendo il Teatro Comunale.
Il calo del pubblico dovuto alla concorrenza con la televisione, le risorse necessarie per i lavori di adeguamento alle normative di sicurezza introdotte dopo il tragico incendio del Cinema Statuto di Torino nel febbraio 1983 e le ipotesi di nuovi insediamenti multisala, orientarono la famiglia a chiudere il “Perona” nel 1998, concentrando l’impegno sul “Margherita”, che comprende 560 posti tra platea e galleria. La sala ospita la rassegna “Due Città al Cinema”, che da oltre trent’anni è frutto della collaborazione tra i Comuni di Cuorgnè e Rivarolo Canavese.
Ormai alla terza generazione, Fernando Jr., Chiara e Luca Perona, rinnovano il percorso del nonno e, in quest’angolo di Canavese, continua il sogno delle immagini in movimento.
CINEMATOGRAFICA PERONA – trailer – proiezioni: 14.01.2018 Cinema MASSIMO, Torino / 16.01.2018 Cinema MARGHERITA, Cuorgnè from COLLETTIVO CROMOCINQUE on Vimeo.
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IL COLLETTIVO CROMOCINQUE
Nel 2007 Michele Bosio, Mauro Corneglio, Azzurra Fragale, Tommaso Menietti e Andrea Origlia fondano Collettivo Cromocinque, con l’obiettivo di raccontare il Canavese attraverso gli strumenti del documentario.
Il passaggio dietro la macchina da presa rappresentava un’evoluzione dell’attività di promozione del cinema sul territorio, iniziata sotto le insegne dell’associazione Servitium 75 che, nell’ambito della rassegna “Due Città al Cinema”, dal 1994 al 2006 ha organizzato una “Rassegna Giovani” dedicata a tematiche che raramente trovavano spazio nelle programmazioni locali, per poi aderire nel 2004 al circuito Documé, dedicato alla diffusione del documentario etico e sociale.
S.A.L.P. esercizio di memoria (2011, 43’), con regia a firma del Collettivo, è la prima tappa del percorso: un documentario dedicato alla conceria attiva tra il 1919 e il ’95 a Rivarolo, girato durante i giorni della demolizione dello stabilimento. Gli interventi del nipote del fondatore, degli operai e degli abitanti del villaggio operaio animano una riflessione sul rapporto tra fabbrica e città.
Dopo una segnalazione di Gabriella Bonetto, proprio al termine di una proiezione al Margherita, nasce il nuovo progetto, inizialmente focalizzato sulla storia della famiglia Perona, ripercorrendo il coraggio e la costanza imprenditoriale che hanno caratterizzato tre generazioni susseguitesi nella gestione cinematografica.
Progressivamente la riflessione di Cinematografica Perona si amplia, provando a delineare il ruolo che il cinema può assumere in un paese di provincia. Tale prospettiva si innesta anche sull’educazione cinematografica di Collettivo Cromocinque, i cui componenti tra Valperga e Cuorgnè hanno visto i primi film da bambini, per poi scoprire, in quelle stesse sale, titoli e autori che sono riferimento per la sensibilità dell’approccio visivo e ispirazione nella ricerca attuale. Durante la lavorazione l’incontro con spettatori di diverse generazioni ribadisce l’importanza del cinema come occasione di incontro e socialità. Nonostante le nuove tecnologie propongano forme diverse di fruizione tendenti all’individualità, dagli schermi degli smartphone all’home cinema, in sala ci si ritrova per condividere la magia di un raggio di luce che sfida il buio per disegnare sullo schermo avventure, amori, mondi possibili.
Le emozioni dell’esperienza cinematografica uniscono passato e presente. Pietro, classe 1921, assisteva alle proiezioni dei film muti nell’animata platea del Teatro Comunale, con i carradori cuorgnatesi che incitano i cavalli verso il selvaggio West.
Nel pomeriggio di una domenica d’estate ci sorprende la corsa di due bambini per vedere la nuova uscita in 3D. Prospettive diverse per raccontare la vitalità e il rinnovarsi delle emozioni attraverso l’esperienza di visione collettiva.
Cinematografica Perona di Azzurra Fragale e Mauro Corneglio diventa il punto di partenza per il progetto di ricerca KinoCanavese.
KinoCanavese.it è uno sito web dedicato alla storia del Cinema e dei cinema in Canavese. L’attività di ricerca e rielaborazione di contenuti video, fotografici e testuali, organizzati su base geografica grazie ad una mappa di orientamento, è finalizzata a:
a) censire le sale cinematografiche attive e dismesse in Canavese;
b) segnalare le principali produzioni cinematografiche che hanno rappresentato il territorio in forma più o meno esplicita, come nel caso di film dedicati al Canavese o che sono stati ambientati in locations canavesane;
c) evidenziare i percorsi creativi di registi legati al territorio.
Attraverso queste linee di ricerca ci si propone di verificare quanto il Cinema abbia contribuito allo sviluppo culturale, sociale ed economico del Canavese, in prospettiva storica e di potenzialità attuali.
KinoCanavese nasce come occasione di riscoperta del rapporto tra Cinema e territorio e dell’importanza sociale e culturale che la visione condivisa di un film può rivestire nel mondo contemporaneo. Per tale ragione la creazione di una rete tra più realtà istituzionali, scolastiche e associative coinvolte nelle fasi di ricerca in ciascuna comunità potrà evolvere nella collaborazione organizzativa per riportare il cinema nei territori in cui le sale sono ormai dismesse, sfruttando spazi collettivi alternativi. Presso le sale in attività potrebbe essere proposta la programmazione di titoli a margine del circuito commerciale tradizionale, ma di stimolo e confronto al dibattito nell’ambito delle comunità locali.
La pubblicazione del sito è prevista entro metà gennaio 2018
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