NOTIZIARIO DAL MONDO – ORE 08:30 – Le notizie dal mondo del 18 febbraio 2016 – in flash
TURCHIA – AUTOBOMBA NEL CENTRO DI ANKARA
Ieri sera è esplosa un’autobomba nel centro di Ankara al passaggio di un convoglio militare, che trasportava un gruppo di soldati. Almeno 18 i morti e 45 i feriti. L’autobomba è stata fatta esplodere appena il convoglio militare si è fermato a un semaforo.
SIRIA – BOMBARDAMENTO CONTRO MILIZIE CURDE
Bombardamento per il quinto giorno consecutivo nelle zone del nord della Siria nei pressi del confine, dove si trovano obiettivi delle milizie curde dell’Ypg, dalle unità dell’artiglieria turca schierate nella provincia sudorientale di Kilis. Lo rende noto l’esercito di Ankara, sostenendo che si è nuovamente trattato di “fuoco di risposta” ad attacchi curdi.
ROMA – SI È COSTITUITO UNO DEI DUE EVASI DA REBIBBIA, CATTURATO L’ALTRO
Si è costituito ai Carabinieri uno dei due detenuti evasi nei giorni scorsi dal carcere di Rebibbia a Roma. L’uomo, si é presentato ai carabinieri di Tivoli in serata. È stato invece catturato dai Carabinieri del Comando provinciale di Roma, l’altro evaso; trovato a bordo di un furgone a Tivoli Terme ha tentato la fuga a piedi, ma è stato bloccato e arrestato dai militari.
STATI UNITI – IN PREVISIONE VIAGGIO OBAMA A CUBA
Obama sta pianificando uno storico viaggio a Cuba entro la fine del mese di marzo: sarebbe il primo presidente Usa in carica a recarsi sull’Isola da oltre 80 anni.
TURCHIA – RAPPORTO SUI FEMMINICIDI IN TURCHIA
Sono 414 le donne uccise in Turchia nel 2015. A denunciarlo è un nuovo rapporto diffuso dalla ong ‘Umut vakfi’ (Fondazione speranza), che ha stilato una mappa in cui vengono evidenziati i femminicidi in ogni provincia turca. Il numero delle vittime risulta più elevato di quello calcolato da altri osservatori perché vengono inclusi anche i casi archiviati come “sospetti suicidi”, dietro cui si stima possa esserci stata però una violenza. La maggior parte delle donne, 309, sono state uccise con colpi d’arma da fuoco.
MESSICO – MESSA CELEBRATA AL CONFINE: GESTO SIMBOLICO
Papa Francesco ha celebrato la prima Messa mai celebrata da un Papa al confine tra due stati, tra Messico e Usa, con i fedeli dall’uno e dall’altro lato. Un atto altamente simbolico, per porre l’accento sul dramma delle centinaia di migliaia di migranti che cercano di varcare la frontiera, e che spesso nella loro odissea trovano la morte.
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