ALBA (CN) – “Un incremento di poliziotti penitenziari per sanare le carenze degli organici del Reparto di Alba, lo stanziamento di fondi per favorire nuovi acquisti al parco macchine della Polizia Penitenziaria e vestiario per gli Agenti in servizio,
una nuova organizzazione del lavoro interno partendo dal fallimento della vigilanza dinamica e delle ‘celle aperte’.
E’ quello che abbiamo chiesto alla delegazione del Movimento 5 Stelle, composta dalla parlamentare Fabiana Dadone e dal Consigliere Comunale di Alba Ivano Martinetti, che abbiamo incontrato questa mattina nel corso di una visita nella Casa di Reclusione albese”.
Ne da notizia Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che ha incontrato nel carcere di Alba i politici del Movimento 5 Stelle insieme al Segretario Provinciale SAPPE Antonio Amodeo ed al Segretario Locale SAPPE della Casa di Reclusione Domenico Profeta.
Dadone e Martinetti, rispettivamente cittadini eletti alla Camera dei Deputati e al Consiglio Comunale di Alba per il Movimento 5 Stelle, hanno visitato con la delegazione del SAPPE la Casa di Reclusione ed incontrato prima il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio e poi il direttore del carcere Giuseppina Piscioneri e il Funzionario Comandante il Reparto di Polizia Penitenziaria Giuseppe Colombo, ai quali sono state rappresentate le criticità rilevate nel corso della visita.
“Abbiamo criticità connesse alla carenza di poliziotti, come la gestione trattamentale dei detenuti collaboratori di giustizia”, denunciano i dirigenti del SAPPE. “Abbiamo automezzi per il trasporto dei detenuti con più di 350mila chilometri! Manca il vestiario per gli Agenti, i sistemi elettronici di sicurezza non funzionano e la stessa organizzazione del lavoro è condizionata dalla fallimentare politica della vigilanza dinamica e delle celle aperte, che ha determinato in carcere tensione e violenze favorite dall’eccessiva libertà di movimento dei detenuti nelle sezioni detentive”.
“Alla data del 31 maggio scorso, ad Alba, erano detenute 124 persone: 3 sono gli imputati e 121 i condannati. La situazione penitenziaria, ad Alba e nel Piemonte tutto, resta grave e questo determina per i poliziotti penitenziari pericolose condizioni di lavoro e un elevato indice di stress”, denuncia da Roma il segretario generale del SAPPE Donato Capece. “I numeri degli eventi critici accaduti nei dodici mesi del 2014 ad Alba sono allarmanti: si sono infatti registrati 3 tentati suicidi di detenuti, sventati in tempo dai poliziotti penitenziari, 38 episodi di autolesionismo, 5 colluttazioni e 6 ferimenti. L’incontro in carcere con la deputato Dadone ed il consigliere comunale Martinetti ci fa sperare che le cose possano cambiare, in meglio, per dare maggiore sicurezza alla Polizia Penitenziaria che lavora ad Alba e nelle altre carceri piemontesi”.
L’auspicio di rendere edotti i vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria sulle criticità della Casa di Reclusione di Alba e del Personale di Polizia che in essa lavora sono state condivise anche dalla rappresentanza istituzionale del carcere.
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