sabato 2 Novembre 2024

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CUORGNÈ – 25 Aprile: primo premio per il Concorso sulla Sindone

CUORGNÈ – “La Sindone: provocazione all’intelligenza e messaggio universale”. È il tema del concorso multimediale rivolto agli studenti delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado del Piemonte che l’Ufficio Scuola della diocesi di Torino, la Commissione diocesana per la Sindone e il Centro internazionale di Sindonologia hanno indetto quest’anno in occasione dell’ostensione della Sindone.

A ricevere un premio sono state le classi di scuole piemontesi, dagli asili ai licei. La classe II R, indirizzo Socio-sanitario del “25 Aprile” di Cuorgnè, ha vinto il primo premio. L’entusiasmo dell’intera classe e degli insegnanti sono stati premiati. Gli studenti hanno potuto scegliere tra tre ambiti: storico, con il filone «Sindone, 2000 anni di storia»; scientifico, con la sezione «Sindone, 100 anni di ricerca»; spirituale, con il titolo «Sindone, espressione dell’Amore più grande». I ragazzi della II R hanno scelto l’ambito scientifico realizzando, con molto impegno e fantasia, una “puntata” di Super Quark, avvalendosi dell’appoggio e della collaborazione della vicepreside Prof. Loretta Mura, la Referente, Insegnante di religione Silvana Mellano, le Professoresse Elena Rosina, Truffa Tiziana, Berrino Maria, i Professori Leandro Calore e Marco Giordano.

L’arcivescovo, Mons. Cesare Nosiglia, nella giornata di premiazione nella chiesa del Santo Sudario dove è stato mostrato un video che ha sinteticamente reso conto della coralità dell’opera, ha detto: «Ringraziamo tutti i ragazzi e i loro insegnanti per l’impegno con cui hanno aderito al nostro invito, per aver saputo apprezzare appieno il tesoro della Sindone che custodiamo in Duomo». «Anche il luogo scelto per la premiazione non è stato casuale – ha spiegato il professor Bruno Barberis, Presidente del Centro internazionale di Sindonologia –  La chiesa del Santo Sudario nacque per volontà della Confraternita del Santo Sudario, a sua volta fondata nel 1598, vent’anni dopo l’arrivo della Sindone a Torino.”

“Un concorso non è una competizione, ma, come dice la parola, correre insieme – ha sottolineato don Bruno Porta, direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Torino – E questo avete fatto voi studenti insieme con i vostri insegnanti. Al di là di chi si è guadagnato un premio, abbiamo vinto tutti quanti perché tutti quanti ci siamo sentiti guardati dall’Uomo dei dolori, ne abbiamo capito la sofferenza e ora, grazie alla Sindone, possiamo sentirci partecipi delle pene altrui».

Mons. Cesare Nosiglia ha invece richiamato la dedica contenuta nella cartolina di invito al concorso «La Sindone ci mostra che Gesù è l’amico più grande e fedele –  ha detto – più fedele e più grande perché ha dato la vita per gli amici, e anche per i nemici che non ha voluto considerare tali. Amicizia è affetto, cuore, fratellanza, un sentimento che si comincia a provare in tenera età e che non deve mani venire meno. Grazie all’amicizia si costruiscono ponti di dialogo, che superano le barriere e i muri della violenza. La Sindone è certo icona di sofferenza, ma anche un segno del silenzio che precede la resurrezione. E’ testimonianza viva che l’amore vince sempre».

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