CUORGNÈ – Il Movimento 5Stelle torna ad attaccare il Sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto.
In un comunicato inviato ai media, Francesca Frediani, Consigliere Regionale Movimento 5Stelle, afferma: “Apprendiamo con piacere che il Comune di Cuorgnè risulta tra i beneficiari di un esiguo contributo del Ministero delle Finanze (1.800 euro) per gli interventi di promozione della legalità.
Sicuramente si tratta di una notizia positiva, un piccolo passo per sradicare la cultura dell’illegalità in un territorio in cui sono state registrate infiltrazioni della malavita organizzata nel tessuto sano della società civile e dell’imprenditoria. Le intenzioni del sindaco Pezzetto di portare questo progetto nelle scuole della Città sono sicuramente condivisibili. Tuttavia riteniamo come la migliore iniziativa per la legalità, a Cuorgnè e dintorni, sarebbe stato un buon esempio da parte del Comune. L’amministrazione guidata da Pezzetto ha preferito non costituirsi parte civile nell’ambito del processo Minotauro a differenza di altri Comuni della zona nonostante i ripetuti appelli da parte di cittadini, associazioni e forze politiche.
Riteniamo che questa sia una grave responsabilità dell’attuale Giunta comunale e non potrà essere facilmente compensata con qualche iniziativa, seppur apprezzabile, ma di minor portata.”
Immediata la risposta del primo cittadino: «Innanzitutto i 1.800euro che abbiamo ricevuto – spiega – è l’importo che abbiamo ricevuto per aver contrastato l’evasione fiscale. In un primo momento avevamo pensato di utilizzarlo per la promozione della legalità, ma poi abbiamo ritenuto più opportuno destinarlo alla scuola. Poi non capisco perché Cuorgnè venga sempre attaccato. Anche altri comuni non si sono costituiti parte civile al processo Minotauro, però si attacca sempre e solo Cuorgnè. Mi risulta che il Comune di Cuorgnè stia facendo molto sul tema della legalità. Ha aderito ad Avviso Pubblico, dato una sede a Libera, sequestrato beni alla malavita, e, oltre ad appoggiare incontri e manifestazioni sulla legalità, siamo sempre presenti. Persino il Capo Antimafia Caruso, quando si sono verificati gli episodi dei proiettili e del fucile, è venuto a pormi la sua solidarietà. E – conclude – se ci sono dubbi al riguardo possono fare una telefonata a Libera, sono certo che confermerà la mia ampia disponibilità e partecipazione per la legalità, che non ritengo assolutamente di minor portata.»
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