Mi trovo davanti a un bivio crudele, di quelli che fanno tremare l’anima e accelerare il battito del cuore. Da una parte, c’è la donna che amo, quella che mi incendia lo sguardo e mi accende i sensi con un solo sorriso. Dall’altra, la donna che tutti si aspettano che io sposi, quella che non ho mai davvero amato ma che rappresenta la scelta “giusta” agli occhi delle nostre famiglie.
Ha provato a dirlo, a sussurrarlo almeno, che il mio cuore non batte per la fidanzata scelta dal destino familiare. Ma non appena le mie parole sono uscite di bocca, sono state schiacciate come un capriccio infantile: “Questo non si dice. Questo non si fa.”
E allora resto prigioniero di una vita già scritta da altri, mentre l’idea di lei, della donna che desidero davvero e che ricambia il mio sentimento, mi scorre nelle vene come un fuoco inarrestabile. La penso, la sogno, la vorrei stringere a me, ci siamo frequentati abbastanza da poterti dire oggi che è lei che voglio.
Ma la mia famiglia non vuole rompere un’antica amicizia con la famiglia della mia ragazza che mi hanno vivamente consigliato tre anni fa anche se sanno da tempo che io non l’ho mai amata.
Ma non ti sembra assurdo che io debba scegliere se essere felice o essere obbediente?
Ubaldo da Urbino
Ubaldo, la vita è troppo breve per soffocare i propri desideri, troppo preziosa per lasciarla nelle mani di chi non sente il fuoco che gli brucia dentro.
Tu sai già chi vuoi. Lo senti nel battito irregolare quando la guardi, nell’elettricità che ti attraversa quando la sfiori, nel pensiero incessante che ti tormenta di notte. Quella donna è un richiamo viscerale, un’irresistibile tentazione, la promessa di un amore che sa di vita vera.
E allora, perché rinunciare? Per paura? Per dovere? Per non deludere chi non vive sulla sua pelle questa febbre ardente? Ubaldo, dovresti chiudere gli occhi e immaginare il tuo futuro: accanto a una donna che non ami, a fingere passione, a spegnere ogni giorno un po’ di te. Oppure, tra le braccia di chi ti fa sentire vivo, di chi incendia il tuo mondo con un solo sguardo.
La scelta non è tra giusto o sbagliato. La scelta è tra sopravvivere o vivere.
La vita è tua, non dei tuoi parenti, l’amore non è un dovere, non è un contratto tra famiglie, e soprattutto non è un sacrificio da compiere per far contenti gli altri. Tu hai già provato a dire la verità e i parenti ti hanno zittito. Ma la verità, per quanto venga soffocata, rimane lì, a pulsare dentro di te.
Un matrimonio senza amore è una prigione. Può durare anni, certo, ma a che prezzo? Vivere accanto a una persona che non si ama, svegliarsi ogni mattina con il peso di un: “E se avessi invece avessi scelto lei?”
Se non ti liberi ora, rischi di rimpiangere per sempre la donna che ami davvero. E nessuno degli zii, delle zie, dei genitori e dei suoceri verrà a salvarti quando, tra qualche anno, ti guarderai allo specchio e ti chiederai:
“Perché non ho avuto il coraggio di scegliere chi desideravo davvero, di cedere alla passione che mi sfiorava, lasciandomi andare senza paura?”
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/