Ciao saggia e dolce Alessandra, amo immensamente il mio cane che è affettuoso e buono, vivo oggi di vero amore perché ho avuto un pessimo e violento marito da cui non riuscivo a staccarmi.
Già da quando aspettavo il mio primo figlio, il mio ex marito mi menava, io volevo sempre capire perché lo facesse, siamo arrivati all’ottavo figlio ed ancora non mi spiegavo il perché lui amasse prendermi a schiaffi, a pugni, a calci persino quando ero incinta.
Quando venivo malmenata, ero furibonda ma poi mi passava e correvo sempre da lui che se ne andava a casa di sua madre per stabilirsi da lei, ora che lei è morta, lui si è trasferito definitivamente lì da tempo quando ho trovato la forza di denunciarlo e ti invio anche copia della mia denuncia per darti conferma che è tutto vero quanto scrivo a te.
Ma intanto, con un uomo violento, ho buttato via i miei anni migliori, ho preso botte senza motivo, anche una mia semplice risata con un’amica al telefono, era motivo di schiaffi o calci, lo indisponeva il mio sorriso, la mia gioia di vivere, la mia persona.
Ogni volta che il mio ex mi lasciava ed andava a vivere dalla madre, io lo andavo a chiamare perché volevo capire dove e se avessi sbagliato io oltre che il perché lui mi avesse menato, eppure io ero disponibile e mai provocatoria.
Ma oggi vivo in pace con il mio cane che è più amorevole del mio ex, è intelligente più del mio ex, è umano e buono, cosa che non era il mio ex.
Ho fatto la scelta migliore convivendo con il mio cane anche se, quando sento al telefono il mio ex, soltanto perché lui vuol sapere dei nostri figli, gli chiedo perché mi menasse in passato ma lui non mi dà mai una risposta.
Ho fatto la scelta migliore comunque dopo venticinque anni di botte e maltrattamenti, non trovi?
Dimmi pure come la pensi tu che sei molto critica e giusta. Grazie davvero.
Gisella da Fenestrelle
Se vivessi ancora con tuo marito, ti suggerirei di correre in uno dei centri anti violenza che esistono.
Ho letto la tua denuncia che avresti dovuto fare subito allontanandoti da tuo marito alle prime manifestazioni di violenza.
Diciamo che hai rischiato abbondantemente da sola ed hai vanamente tentato di capire ma la violenza non ha una spiegazione né il violento (spesso almeno) si rende conto di esserlo.
A volte, ci esponiamo ai pericoli perché sottovalutiamo le situazioni e ci rifiutiamo di pensare aspettando invano che qualcuno ci tolga da una brutta situazione, si perde così tanto tempo con le persone sbagliate.
Se vieni morso da un serpente (tanto per fare un esempio), tu pensi a metterti in salvo correndo per assicurarti la cura adatta, non vai a cercare il serpente per fargli capire che tu non meritavi il morso o addirittura tentando di capire il perché ti ha morso.
Il tuo assurdo attaccamento al carnefice, mi fa pensare piuttosto alla sindrome di Stoccolma, ti consiglio di chiedere aiuto ad uno psicologo, non ti sei ancora liberata del tutto del passato.
Tu sei stata colpita ripetutamente dal tuo ex, era inutile cercarlo per chiedergli spiegazioni riportandotelo addirittura a casa.
Ogni vittima ha il proprio carnefice, e tu lo hai dimostrato bene ma devi rielaborare il tutto.
Riguardo il tuo amore per il cane, sappi che non amo i confronti tra gli umani e le bestie, hai perso troppo tempo a farti maltrattare e vittimizzare dal tuo ex quando avresti potuto tornare libera di guardarti intorno e, chissà, magari avresti trovato anche un uomo migliore ma non eri pronta psicologicamente.
Fare paragoni ora tra un pessimo essere umano e un cane, è inappropriato, un cane è un animale da compagnia ma non potrà mai essere paragonato ad un uomo. Semmai, tu avresti potuto e dovuto abbandonare un uomo sbagliato e violento e renderti disponibile per altre relazioni, non tutti gli uomini prendono a calci e pugni una donna, non tutti gli uomini sono come il tuo ex.
Nella vita, non di rado, diamo importanza a cose e persone che non la meritano e prendiamo sul serio troppo spesso delle persone che non dovrebbero essere neppure considerate come tali, perdiamo così un sacco di tempo e una marea di sorrisi a disposizione.
Fatti aiutare e cerca di vivere il presente per gettare via i brutti ricordi nel macero, fai invece un pieno di risate con chi vuoi perché il mondo non è affatto da prendere sul serio e dunque, anche chi ha sofferto tanto, come te, può rielaborare il tutto e uscire da una malsana dipendenza affettiva.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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