Cara dottoressa Hropich, sto con un uomo da un anno, tutto va molto bene ma sono soltanto dispiaciuta del fatto che lui non cambi determinati suoi atteggiamenti per me, ad esempio, a volte, mi chiedo il perché lui non veda le partite di calcio a casa preferendo invece seguirle al bar con gli amici di sempre, perché lui non venga talvolta la domenica a Messa con me visto che ci vado per ricordare una mia zia deceduta da poco che amava andare la domenica in quella chiesa, oppure perché non bada sempre agli abbinamenti di colori quando veste, o perché riflette prima di mandare a quel paese qualcuno o addirittura evita di farlo, ed ancora, perché saluta tutti nel vicinato e non evita di salutare chi sa che invece mi è antipatico ma lui, volendo far prima, saluta fugacemente tutti, sarebbe ideale se fosse più istintivo quando serve e più attento se può evitare chi non gradisco, mi piacerebbe che lui seguisse i miei suggerimenti in modo da essere in sintonia con i miei pensieri.
Mi dispiace fare certe osservazioni su un uomo che amo molto e da cui sono ricambiata ma, uno sforzo per me, potrebbe pur farlo, capisco che lui è fatto a modo suo ma un tentativo di agire diversamente potrebbe pur farlo o sbaglio?
Costa tanto non mettere più quei suoi odiosi sandali infradito oppure i pantaloni corti sopra il ginocchio che sono brutti esteticamente?
Ed ancora, le sembra giusto che il mio uomo aiuti talvolta le signore anziane (del vicinato) in difficoltà portando loro, le buste della spesa pesanti fin sopra il loro appartamento?
Si dice che, per amore, tante cose si fanno ma vedo il mio compagno refrattario ai cambiamenti, talvolta ci prova ma poi se ne dimentica e torna ad essere il lui di sempre, è una gran brava e bella persona che amo ed ammiro ma che però si perde in qualche bicchier d’acqua. Come faccio, dottoressa, a cambiare qualche semplice abitudine ed opinione del mio lui in modo da renderlo più simile al mio modo di essere e pensare?
Siamo una coppia dopotutto mentre lui dice che non cambierebbe nulla di me, sono soltanto io che lo vorrei migliorare a modo mio, rendendolo un pizzico più simile a me.
Cinzia da Chiavari
Leggevo tempo fa che la caratteristica di molte donne è quella di prendere un uomo e considerarlo come una bozza da risistemare e sarà lei a volerlo correggere, mi viene in mente un albero con il tronco storto da raddrizzare quando è piccolo.
Perché, ad esempio, un uomo non dovrebbe mettere gli infradito o i pantaloni sopra il ginocchio? E perché non dovrebbe seguire la partita di calcio al bar con gli amici? Tu vuoi decidere chi, del vicinato, si può salutare e chi no? Ecc.
L’amore comporta l’accettazione della persona com’è come fosse un pacco tutto compreso fino ad amare e ridere insieme anche di eventuali difetti.
Eppoi, non mi sembra che il tuo compagno necessiti di correzioni, potrei capire se lui fosse un alcolizzato, ad esempio, allora sarebbe logico volerlo aiutare a smettere di bere, ma tu vuoi modificare delle abitudini sane che non fanno danni a nessuno, dunque, perché le tue idee dovrebbero prevalere sulle sue? Ti ha chiesto per caso lui di guidarlo nel modo di vestirsi o di indirizzare i suoi pensieri come vuoi tu?
Ma soprattutto, sei proprio sicura di amare il tuo uomo? Perché vuoi cambiarne alcune caratteristiche e suoi modi di pensare e vestire? Non ti sarai, per caso, stancata e allora ti appelli alle mancate modifiche del tuo lui per movimentare/ravvivare o addirittura troncare la relazione?
“Si continua ancora lungamente a vedersi per abitudine e a dirsi con la bocca che ci si ama, dopo che i modi dicono che non ci ama più!” Cit J. De la Bruyère
Ma poi, sei proprio sicura che lui davvero approvi tutto ciò che fai tu oppure è solo più tollerante? Chi stabilisce che non debba invece cambiare proprio tu qualcosa?
Pensa a te stessa e dai il tuo parere a chiunque solo se richiesto, il tuo compagno non ha chiesto le tue osservazioni critiche.
“TU NON DEVI INTERVENIRE
SULL ’ ALTRO, MA SU DI TE, A MENO CHE
L’ ALTRO RICHIEDA IL TUO AIUTO O LA TUA OPINIONE.
COMPRENDI TU QUELLO CHE L’ALTRO FA?
MAI … D’ALTRONDE COME POTRESTI?
E UN ALTRO COMPRENDE CIÒ CHE FAI TU?
DA DOVE VIENE IL DIRITTO DI AVERE OPINIONI SUGLI ALTRI O DI AGIRE SU DI LORO?”
Cit Carl Gustav Jung
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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