Convivevo con una ragazza che volevo sposare ma ho aperto gli occhi su di lei.
Lavorando entrambi, con orari diversi, io cucinavo tre giorni a settimana, lei invece, pur lavorando molte meno ore di me, comprava solo cibi precotti o pizza dal pizzaiolo, io andavo a ritirare e pagavo i panni lavati e stirati in lavanderia, pagavo una donna ad ore per la casa.
Il mangiare cose già fatte però mi dava problemi di stomaco, una sera, le chiedo una camomilla e lei me la prepara si ma con sdegno e mi dice che non è la mia infermiera.
Le dico che mi fa male allo stomaco mangiare sempre pizze e cibi precotti, lei, infastidita, mi risponde: “Per me, è atroce l’aver scoperto che tu mangi tutti i giorni, non sono la tua cuoca!”
Alessandra, dunque, a lei piaceva avere l’uomo accanto che le cucinasse (perché io lo facevo tre giorni a settimana), la proteggesse ma, il fatto che io mangiassi ogni giorno era una scoperta tanto atroce?
Sono deluso da donne che non vogliono essere più tali, ma esistono ancora vere donne con cui dividere tutto ed anche i compiti di casa, con amore?
Riccardo da Bellinzona.
Un amico social, mi dice che lui frequenta solo donne vere, è un bastian contrario, sogna o scherza?
Oggi ci sono molte figure di sesso femminile ma non tutte sono vere donne.
Avere amore ed interesse per ogni aspetto della vita significa amare tutto, anche le incombenze domestiche divise con il partner.
Ma ogni giorno la gente è nelle trattorie, i cibi pronti di continuo, le pizze di ogni tipo che viaggiano continuamente sulle biciclette.
In una norcineria di Roma, il reparto cibi pronti, ha la fila ogni giorno, anche il 31 dicembre, il cenone, viene ordinato pronto da portare a casa, i fast food sono pieni.
Le pasticcerie, la domenica sono piene, le donne di ogni età dicono di non saper fare nemmeno le frappe e la crema, due cose semplici, non si ha più voglia di fare nulla.
I gastroentologi ne sanno qualcosa poi dei conseguenti problemi di fegato, intestino e stomaco, oltre all’alitosi molto diffusa.
“NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO!” L. Feuerbach
Ma tutti dicono di essere intenditori, di saper fare la spesa, di saper cucinare e, basta chiedere al cuoco che ingredienti ha messo in un piatto perché il superficiale, creda alla freschezza e genuinità.
Solo chi è vero ricerca le cose vere ma le persone vere sono poche e temute.
Le donne non si sentono oggi più apprezzate quando fanno certi lavori in casa (e non hanno poi tutti i torti).
La donna vera (come l’uomo vero), non è una figura femminile con gambe e braccia ma quella che, se pur avesse una cameriera, saprebbe già lei come si gestisce una casa, la propria alimentazione ed il resto.
Manca anche la volontà di curare i fiori, l’ascolto della musica è raro, il saper attaccare un bottone ad una camicia, il preparare qualcosa con le proprie mani tipo un vero sugo di vero pomodoro, così come tante altre cose, la società delega ogni compito ad altri: sartorie, tintorie, ristoranti, pizzerie, cibi pronti a casa, donne ad ore per le pulizie, baby sitter, badanti, ma poi ci si perde nelle chat e in tante cose inutili.
A chi soffre, si danno psicofarmaci, anche la fine della sofferenza deve essere rapida, chi soffre invece è sensibile e vero.
Ma tu non perderti nella ricerca affannosa di donne vere, pensa solo a vivere bene con ciò che sai fare tu, poi, sarà quel che sarà.
Il problema non è tuo ma di tutta la società.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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