Sono rimasto vedovo da quindici giorni, amavo mia moglie, era una donna di casa ideale, sapeva cucinare e gestire tutto come poche ma finalmente, dopo sette mesi di malattia, sono libero e mi guardo intorno cercando una nuova donna. Ne avevo già adocchiata una quando mia moglie era ancora in ospedale, sai, dicevo a me stesso che, se fossi rimasto vedovo, mi sarei proposto ad una donna in particolare perché lei mi sembra quella giusta anche se non ci siamo ancora frequentati ma so che lo faremo presto non appena torna dal paese dove è andata a trovare i suoi per le feste.
Ma non voglio stare solo proprio a Natale e Capodanno ed ho pensato di accettare la corte di una mia vicina di casa che abita al piano di sopra, una donna dalle forme abbondanti, non è la mia donna ideale ma va bene per passare qualche notte di sesso, ho notato da tempo che la signora è abbastanza libertina da voler anche lei trascorrere momenti di divertimento con me, non sembra una che vuole impegnarsi con un uomo, è una signora socievole che chiama quasi tutti noi vicini “Tesoro”.
Una mia collega non condivide che io trascorra le feste con una vicina di casa, lei pensa che ci possano essere poi delle conseguenze. Ma io, subito dopo le feste, dirò alla mia vicina, che non intendo avere relazioni. Alessandra, è un delitto il desiderio di fare un pò di sesso a Natale e Capodanno dopo circa un anno di astinenza?
Quando mia moglie era ammalata, io non avevo tempo per andare con una prostituta, dovevo lavorare, poi passavo in ospedale e, la sera ero stanco morto.
Un pochino di sano divertimento ora non guasta, non trovi?
Un po’ di sesso scatenato con l’allegra vicina mi può solo ripagare della stanchezza, poi, con il nuovo anno, mi dedico alla nuova donna che avevo in mente già da quando mia moglie era ammalata.
Dopotutto, mio figlio vive lontano e non verrà per le feste, dunque potrò scatenarmi senza dover rendere conto a nessuno. Non commetto un reato.
Pino da Ferrara.
Pino, la tua storia, ha diversi punti inquietanti: ancora da sposato, con tua moglie in ospedale, selezionavi la tua prossima donna, immaginandoti già vedovo, primo punto sconcertante, poi, dopo solo due settimane dalla morte della tua signora, ti senti di nuovo pronto per un nuovo legame a cui puoi “finalmente” pensare.
L’esclamazione “Finalmente” (in genere) riguarda un fatto a lungo atteso e desiderato, dunque, cosa hai desiderato? La morte di tua moglie, la fine delle tue sofferenze o il riavere la tua libertà?
Dire di essere “finalmente” libero equivale ad un desiderio a lungo covato in tal senso e non ci si sposa desiderando poi la libertà mentre la consorte sta male, è evidente che tu non amavi tua moglie.
Sei libero di guardarti intorno, certo ma sono solo i tempi, i modi e le tue affermazioni che fanno capire che non eri felice con tua moglie ma cerchi ora solo di fare coppia con qualcuna.
Invece, la tua domanda sul fatto di trascorrere qualche serata natalizia con la vicina di casa, mi fa dare ragione alla tua collega poiché, di nessuna donna sai cosa realmente cerca.
La leggerezza non è stupidità, una donna allegra non è detto che non voglia un uomo da amare, tu conosci superficialmente la tua vicina.
Avere delle avventure con persone molto vicine ti fa incorrere nel rischio poi di vivere in un inferno da cui vorresti scappare.
Per le feste, puoi organizzarti con parenti o da solo, meglio soli che male accompagnati.
Al posto della frivola vicina, opta, proprio alle brutte, per una escort, almeno ti accordi con lei sul da farsi, non avrà pretese future e non ti metterà contro tutto il palazzo.
Dal tuo racconto è chiaro che sei anafettivo già perché non amavi tua moglie ed ora non riesci nemmeno a rispettare il lutto, almeno evita di crearti dei guai nel vicinato.
È un grande errore quello di sottovalutare una donna perché, abitando vicino a te, credi di conoscerla nel profondo del suo animo addirittura studiando tu già le scuse da accampare dopo le feste.
E non è detto che la tua vicina sia anafettiva come te, magari lei potrebbe nutrire delle speranze e darti poi filo da torcere.
Anche io avevo una vicina socievole e frivola che chiamava “Amore” tutti gli abitanti del palazzo e della zona ma guai a chiederle un qualsiasi minimo aiuto a cui era comunque tenuta per legge, solo allora conoscevi il vero cattivo animo della tipa aggressiva e perfida al bisogno e quando sostituiva la parola amore che distribuiva con generosità a chiunque, con pesanti parolacce ed insulti solo perché non voleva essere mai di aiuto, anche se vedeva una persona stesa a terra nel palazzo, lei la guardava ma andava via di corsa non chiamando nemmeno i soccorsi.
Le persone frivole ed apparentemente amiche di tutti, non di rado, ho scoperto, essere le peggiori e non è detto poi che scherzino anche con i sentimenti.
Dunque, Pino, appurato che tu non conosci né cerchi l’amore, ti consiglio solo di non servirti della tua vicina che intendi subito mollare, risparmiati almeno i problemi che la tua superficialità ti creerebbe.
PER CONCLUDERE: FAI ATTENZIONE AI TUOI INCONTRI FESTIVI E FESTOSI, NON VORREI CHE, A FORZA DI USARE LE DONNE PER LE FESTE, NE INCONTRASSI POI QUALCUNA CHE TI FA LEI LA FESTA!
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/