BORGARO – Dopo quarant’anni di onorato, ed eccellente, servizio, anche per la dipendente che si è occupata in questi decenni della biblioteca, è arrivato il momento della pensione. Una mancanza che lascia, è il caso di dirlo, un vuoto non solo umano ma anche professionale.
«Sostituire una persona con quel bagaglio di esperienza non è certo facile – ha commentato l’Assessore Eugenio Bertuol nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – Bisogna fare in modo da garantire ai tanti utenti un servizio all’altezza delle aspettative, così come è stato in questi anni. Abbiamo pensato di fare affidamento su una struttura esterna che in caso di necessità possa sostituire la persona che si occuperà della biblioteca con un’altra di pari capacità, in modo da garantire continuità al servizio. Ci saranno un bibliotecario e un aiuto bibliotecario, per fare un modo che questa struttura possa tornare ad essere un punto di riferimento culturale per la città».
La gestione attraverso l’affidamento diretto, però, non ha convinto l’opposizione: «Non credo che questo tipo di gestione, cioè l’affidamento diretto ad una cooperativa che già opera sul territorio, sia la maniera corretta per operare – ha replicato il consigliere Marco Latella – Sarebbe stato più opportuno affidarsi ad un bando, chiamando a raccolta tutti i soggetti che avevano i requisiti adatti. Magari il risultato sarebbe stato lo stesso, magari no. Sembra un modo per dare una mano a cooperative vicine a questa maggioranza.
Con il bando, questi retro pensieri non ci sarebbero stati». Accuse che la maggioranza ha respinto con fermezza: «Abbiamo agito nel rispetto delle norme vigenti – ha ribadito Bertuol – Abbiamo scelto una cooperativa che opera sul territorio, che conosciamo e per questo sappiamo di saperci fidare perché faccia funzionale la biblioteca nel migliore dei modi». «La biblioteca è sempre stata gestita in maniera ottimale. La cooperativa si occupa anche di queste cose, e ci ha fornito un servizio chiavi in mano – ha aggiunto il Sindaco Claudio Gambino – Verificheremo cammin facendo se questa è stata la scelta giusta. Quello che posso garantire è che è stata fatta la scelta migliore per l’utenza della biblioteca, senza alcuna volontà di aiutare amici o amici degli amici».
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