RIVARA – Si è tenuta oggi, domenica 3 luglio 2022, la festa sociale del gruppo Fidas di Rivara che, da oltre cinquant’anni, è presente sul territorio attraverso una capillare, indispensabile e solidale attività che permette di aiutare concretamente gli altri.
I donatori si sono ritrovati alle 10.30 presso la sede della Fidas per un delizioso rinfresco offerto dal gruppo per poi proseguire con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista in memoria dei Donatori defunti.
Dopo la messa il corteo con i gonfaloni dei molteplici gruppi Fidas e Avis della zona, accompagnati dalle note della Banda Musicale Rivarese, sono giunti dinnanzi al monumento dei donatori benemeriti dove si sono svolte le premiazioni.
Presenti alla cerimonia, oltre al Presidente del Gruppo Fidas di Rivara, Antonio Grosso, il primo cittadino Roberto Andriollo, il Vicesindaco Vincenzo Martino, e tutto il direttivo del sodalizio rivarese.
359 sono le sacche che sono state raccolte quest’anno dal gruppo, molte in più rispetto all’anno precedente, a testimonianza di quante persone si prestino a gesti così importanti per la vita di altre persone che, purtroppo, necessitano di costanti trasfusioni di sangue.
A testimoniare l’importanza delle trasfusioni derivanti, appunto, dalle donazioni di sangue è stato Andrea Tetto, Presidente di AMAMI, Associazione Malati Anemia Mediterranea del Piemonte, presente oggi alle celebrazioni.
“Noi malati di anemia mediterranea necessitiamo di costanti trasfusioni di sangue. Io vengo trasfuso da quando ho 18 mesi e, purtroppo, ne avrò bisogno per tutta la vita. Se consideriamo che un essere umano necessita di una cinquantina di sacche di sangue all’anno, vuol dire che io in cinquant’anni ho avuto bisogno di circa 2500 sacche. Se non fosse per l’operato dei volontari che donano costantemente noi malati non potremmo essere curati. Voglio ringraziarli pubblicamente per quello che fanno” ha commentato Andrea Tetto.
Purtroppo la pandemia ha avuto ripercussioni anche sulla donazione, con un significativo calo dovuto alla carenza del personale medico ed infermieristico perché impegnato nella vaccinazione. La diretta conseguenza è stata la diminuzione della quantità di sacche in riferimento al personale disponibile.
Sono stati premiati: diploma (6 donazioni per le donne e 8 per gli uomini) a Claudia Boldini, Mirko Bottino, Sergio Brunetto, Jessica Dellacà, Marco Gagliardo, Cesare Gilardi e Alessandro Piccolo; medaglia di bronzo (13 donazioni per le donne e 16 per gli uomini) a Simona Bocca, Giovanni Conte, Silvia Demartini, Chiara Panella, Marco Perardi; medaglia d’argento (20 donazioni per le donne e 24 per gli uomini) a Andrea Basolo, Giuseppe Carnovale, Andrea Cavaletto, Valeria Gaiottino, Claudio Nucciotti, Giandomenico Pomatto, Silvio Riorda; 2 ° medaglia d’oro (60 donazioni per le donne e 75 per gli uomini) a Marco Camarda e Piero Falletti; 3 ° medaglia d’oro (80 donazioni per le donne e 100 per gli uomini) a Carlo Beruatto, Leonardo Bruno e Roberto Bruzzese.
Alle premiazioni è poi seguito un pranzo conviviale.
RIVARA – Si è tenuta domenica 3 luglio la festa sociale del gruppo FIDAS di Rivara che, da oltre cinquant’anni, è presente sul territorio attraverso una capillare, indispensabile e solidale attività che permette di aiutare concretamente gli altri.
I donatori si sono ritrovati alle 10.30 presso la sede della FIDAS per un delizioso rinfresco offerto dal gruppo per poi proseguire con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista in memoria dei Donatori defunti.
Dopo la messa il corteo con i gonfaloni dei molteplici gruppi FIDAS e AVIS della zona, accompagnati dalle note della Banda Musicale Rivarese, sono giunti dinnanzi al monumento dei donatori benemeriti dove si sono svolte le premiazioni.
Presenti alla cerimonia, oltre al Presidente del Gruppo FIDAS di Rivara, Antonio Grosso, il primo cittadino Roberto Andriollo, il Vicesindaco Vincenzo Martino, e tutto il direttivo del sodalizio rivarese.
359 sono le sacche che sono state raccolte quest’anno dal gruppo, molte in più rispetto all’anno precedente, a testimonianza di quante persone si prestino a gesti così importanti per la vita di altre persone che, purtroppo, necessitano di costanti trasfusioni di sangue.
A testimoniare l’importanza delle trasfusioni derivanti, appunto, dalle donazioni di sangue è stato Andrea Tetto, Presidente di AMAMI, Associazione Malati Anemia Mediterranea del Piemonte, pres
Purtroppo la pandemia ha avuto ripercussioni anche sulla donazione, con un significativo calo dovuto alla carenza del personale medico ed infermieristico perché impegnato nella vaccinazione. La diretta conseguenza è stata la diminuzione della quantità di sacche in riferimento al personale disponibile.
Al termine delle premiazioni è poi seguito un pranzo conviviale.
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