mercoledì 6 Dicembre 2023

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AUTOTRASPORTI – La soddisfazione della categoria per i tagli sul carburante

25 centesimi in meno sul costo del carburante, approvazione di norme che garantiranno migliori condizioni di equilibrio all’interno della filiera per mettere in sicurezza le imprese rispetto a variazioni sul costo del carburante

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AUTOTRASPORTI – Si respira un cauto ottimismo, sul fronte dell’autotrasporto. «Con il decreto del 18 marzo abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato – commenta Giovanni Rosso, presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – vale a dire il taglio del costo del gasolio e della benzina. Il caro carburante, che da mesi ha messo a dura prova anche le imprese piemontesi, accendendo la rabbia, la preoccupazione e il timore che gli automezzi potessero rimanere per lungo tempo nelle rimesse a causa della mancanza di convenienza a viaggiare e consegnare le merci, è un capitolo chiuso». Un risultato raggiunto grazie all’azione di pressing sul Governo da parte di Unatras, l’Unione delle associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto, di cui Confartigianato Imprese detiene la Presidenza.

Il risultato ottenuto è un taglio di 25 centesimi sul costo del carburante, e l’approvazione di una serie di norme per l’autotrasporto che garantiranno migliori condizioni di equilibrio all’interno della filiera, mettendo in sicurezza le imprese rispetto a variazioni sul costo del carburante: «Gli interventi, concordati con la categoria, vanno immediatamente attuati per ristorare gli operatori dai costi esorbitanti dovuti all’emergenza “caro gasolio” – prosegue Rosso – Ci appelliamo, inoltre, alle autorità perché proseguano i controlli già avviati per contrastare e punire ogni tipo di speculazione. Solo 3 mesi fa, per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion occorrevano 960 euro: adesso ne servono 1.320,00. Per le imprese dell’autotrasporto il gasolio per autotrazione incide per oltre il 30% dei costi di gestione. Una condizione che erode di quasi il 50% il margine che le imprese dei trasporti riescono a raggiungere nella loro attività. È chiaro come ormai ci si trovi di fronte ad una speculazione che grava unicamente sugli operatori del trasporto, che hanno necessità del carburante per far viaggiare i mezzi, e sui consumatori finali. Una situazione, come abbiamo visto in questi giorni, che ha determinando una escalation di tensioni nelle aziende per le quali è stato più conveniente tenere fermi i camion piuttosto che viaggiare in perdita».

© Riproduzione riservata

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