CANAVESE – A marzo dello scorso anno la pandemia che ha toccato tutti i Paesi del mondo ha reso necessaria la chiusura di tutti i programmi di ospitalità che erano in corso. È stato un lavoro intenso, affrontato con serietà e con senso di responsabilità. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dei volontari e dei dipendenti di Intercultura, al coordinamento con i partner AFS all’estero e alla cooperazione con le massime istituzioni italiane. Questa estate si è aperta una fase nuova, altrettanto difficile, che riguardava la possibilità di continuare i nostri programmi.
“Promuovere i programmi di ospitalità nel contesto attuale è molto complicato. – Dichiara Marta Benzi, responsabile ospitalità del centro locale – Normalmente a settembre abbiamo sempre avuto la gioia di accogliere dai 5 ai 7 ragazzi/e in arrivo da ogni parte del mondo che, con il loro bagaglio culturale, venivano accolti da altrettante famiglie disposte a mettersi in gioco e vivere con loro questa esperienza. La situazione di incertezza economica e sanitaria frena sicuramente le persone ad affrontare anche questa sfida. Con immenso piacere siamo stati contattati da diverse famiglie che non ringrazieremo mai abbastanza per essersi messe in gioco in questo periodo e la situazione ad oggi è di tre ospitalità sul nostro territorio.”
Da novembre a Parella vive James, un ragazzo francese che finalmente in questi giorni ha iniziato a frequentare in presenza il liceo scientifico Gramsci. Ha già imparato piuttosto bene la lingua, grazie alla sua famiglia ospitante che lo ha continuamente stimolato e anche grazie all’aiuto di due giovani volontari che a distanza lo hanno seguito. Da pochi giorni sono arrivate Ilke dalla Turchia che andrà ad abitare a Rondissone e Constanza originaria del Cile che vivrà a Mercenasco. Ora le ragazze dovranno affrontare l’isolamento fiduciario, per loro sarà attivata una sorveglianza sanitaria e una serie di iniziative a distanza per iniziare, come era già stato fatto per James, ad entrare nella nostra cultura. Alla fine dell’isolamento fiduciario, certificato da un medico, anche per loro, se possibile in base ai decreti, inizierà il percorso scolastico in presenza: Ilke frequenterà il Martinetti di Caluso e Constanza il Cena di Ivrea.
La ricerca famiglie però per noi non finisce mai!”
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