PIEMONTE – “Forse il governo Conte sperava che l’emergenza Covid distogliesse l’attenzione delle nostre comunità da una decisione tanto scellerata – commenta Alberto Preioni, presidente del gruppo Lega per Salvini in una nota inviata in seguito alla mozione di Riccardo Molinari – tanto più che non si comprende altrimenti perché individuare le aree per la creazione dei depositi per le scorie nucleari nel bel mezzo di una pandemia globale.”
“La verità – prosegue – è che ancora una volta si è voluta calare dall’alto una scelta che calpesta le prerogative del Piemonte, senza alcun preavviso e senza avviare alcun confronto con i territori che ne pagheranno le conseguenze. E non è vero, come sostengono il Pd e il Movimento 5 Stelle, che siamo solo all’inizio di un percorso trasparente che porterà a una decisione definitiva solo in un secondo momento: più della metà delle aree indicate come ottimali per lo stoccaggio si trovano infatti in provincia di Torino e in quella di Alessandria. Per questo motivo, raccogliamo e facciamo nostre le richieste già presentate alla Camera dal nostro segretario Riccardo Molinari: l’iter dove essere bloccato fino al termine dell’emergenza sanitaria, e dovrà comunque escludere zone densamente popolate e per giunta interessate da coltivazioni di assoluto pregio, come le vigne dell’Erbaluce o il peperone di Carmagnola, o limitrofe a territori patrimonio dell’Unesco come le Langhe, il Roero e il Monferrato.”
“Piuttosto – conclude Preioni – occorrerà aprire un vero dialogo con gli enti locali perché vengano fornite tutte le analisi del caso e ampie rassicurazioni sulle compensazioni economiche e ambientali destinate ai siti che dovranno accogliere i depositi. Siamo certi che questi rilievi di buonsenso verranno raccolti e condivisi anche dalle altre forze rappresentate in consiglio regionale”.
