TRASPORTI – Venerdì 23 ottobre è previsto uno sciopero aziendale del settore trasporto pubblico locale della durata di 24 ore, proclamato distintamente dalle OO.SS. FILT-CGIL e FIT-CISL, dalla O.S. UGL Autoferrotranvieri e dalla RSU del personale viaggiante urbano-suburbano, su temi inerenti l’emergenza Covid-19 e altre tematiche aziendali.
Il servizio sarà garantito nelle seguenti fasce orarie:
Servizio urbano e suburbano, metropolitana e Centri di Servizi al Clienti: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
Autolinee Extraurbane, linee urbane di Ivrea e Servizio Ferroviario (sfm1 – Canavesana e sfmA – Torino–aeroporto–Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.
Le sigle sindacali hanno spiegato le motivazione dello sciopero:
Sanificazione del posto guida: permane la mancanza di personale specifico per farla adeguatamente, oppure retribuirla o riconoscere un tempo adeguato per eseguirla da mettere in banca ore con prodotti adeguati. Ad oggi le nostre preoccupazioni su questo tema sono confermate dal PEGGIORAMENTO dei contagi da Covid, e abbiamo chiesto di rivedere le modalità di igienizzazione.
Organizzazione del lavoro per il personale viaggiante con pre conoscenze colme di ballottaggi, percorrenze spesso quelle del periodo estivo.
Quale futuro per il settore l’Extraurbano.
Straordinario in esagerazione (doppi turni) per mancanza cronica di personale
Turni senior che non rispettano gli accordi in essere.
Ferie impossibili da usufruire, donazioni sangue non concesse per mancanza di personale.
Mezzi insufficienti per il servizio da erogare.
Sovraffollamento e incuranza dell’azienda sulle problematiche degli autisti nel merito del servizio giornaliero
Diritto al pasto: modifica dell’organizzazione/gestione mensa senza un confronto concreto con la commissione mensa, considerare in supporto il Ticket Restaurant già in uso.
“A tutte queste richieste .- dichiarano le sigle sindacali – abbiamo avuto mezze risposte e la certezza che l’azienda si trincera dietro…“purtroppo c’è il Covid”. A noi risulta che gli introiti dal mancato guadagno a causa dell’emergenza sanitaria siano stati erogati, che il personale è insufficiente con o senza Covid, che gli orari e i turni sono sbagliati e incoerenti con quelli sottoscritti!
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