ELEZIONI – Gli italiani hanno scelto il SI alla modifica del referendum costituzionale per il 69,64% contro il 30,36% del NO, confermando il taglio dei parlamentari da 945 a 600 a partire dalla prossima legislatura.
I deputati scenderanno da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200.

Per quanto concerne le regionali, la Liguria è l’unica ad aver già terminato gli scrutini con la vittoria del centrodestra: Giovanni Toti Presidente e Ferruccio Sansa (centrosinistra) consigliere.
Ancora in fase di scrutinio le altre regioni, ma, visto il distanziamento di un candidato dagli altri, si può già affermare che in Campania ha vinto il centrosinistra con Vincenzo De Luca che al momento, con 5.536 schede scrutinate su 5.827, è al 69,60%.
Anche in Puglia vantaggio del centrosinistra con Michele Emiliano (3.974 schede scrutinate su 4.026 è al 46,87%). In Veneto, con 4.717 schede scrutinate su 4751, è già evidente la schiacciante vittoria di Luca Zaia (centrodestra) con il 76,79%. Vittoria del centrodestra nelle Marche con Francesco Acquaroli (1574 su 1576) al 49,13%. Il centrosinistra invece conquista la Toscana, con Eugenio Giani al 48,62% (3917 schede scrutinate su 3937).
Non ancora pervenuti i risultati della Valle d’Aosta. Il sistema elettorale in Valle d’Aosta è stato modificato dalla L.R.16/2017. La legge prevede la sola elezione dei 35 consiglieri, con un sistema proporzionale a turno unico. Il presidente della Regione, a differenza delle altre regioni italiane (tranne il Trentino/Alto Adige) dove è prevista l’elezione diretta, viene nominato successivamente con una votazione interna al Consiglio, secondo un meccanismo di maggioranza assoluta
Verso le 9 inizieranno gli scrutini delle comunali.