CANAVESE – Con una lettera inviata nelle scorse ore a firma del Segretario Giuseppe Summa, il Nursind ha chiesto un incontro ai vertici dell’ASL TO4, guidata ancora dal dimissionario Ardissone.
“Siamo estremamente preoccupati – dichiara Giuseppe Summa- Con l’instabilità legata alle dimissioni per il pensionamento dell’attuale Direttore Generale, tutto il futuro dell’azienda è incerto. Da un paio di mesi assistiamo a un arresto delle assunzioni di personale infermieristico poiché la graduatoria concorsuale è terminata e non tutte le altre aziende garantiscono un accesso immediato alle loro graduatorie come permette la normativa. Ci sono difficoltà a reperire anche dipendenti con contratto somministrazione lavoro e i dipendenti assunti a tempo determinato con il bando regionale di 12 mesi, vedranno il loro contratto scadere proprio durante la fase potenzialmente più critica. A Luglio è stato deliberato un bando di mobilità, ma non è stato ancora espletato e ciò ci preoccupa molto. Se da una parte infatti c’è il desiderio da parte di alcuni dipendenti di altre aziende di tornare verso l’ ASL TO4, i tempi impongono una decisa accelerata, considerato che le altre aziende potrebbero decidere di non concedere i nullaosta in previsione di una seconda ondata covid. Cosa chiede Nursind? Che si proceda celermente con il bando di mobilità deliberato e che vista la presenza del Corso di Laurea in Infermieristica a Ivrea, si bandisca un nuovo concorso a tempo indeterminato con priorità a chi oggi ha un contratto precario a tempo determinato. Infatti il Decreto Cura Italia prima e quello Rilancio successivamente prevedono alcuni fondamentali passaggi e incrementi di personale infermieristico.”
“Dal 1 Gennaio- prosegue Summa – le Aziende dovranno assumere personale a tempo indeterminato per le USCA e per l’infermiere di famiglia e comunità. Mentre ad oggi non sono state effettuate ancora assunzioni di personale per garantire i trasporti secondari o le dimissioni protette di pazienti positivi al COVID. Alcuni servizi sono già in serie difficoltà e i Pronto Soccorso sono nuovamente presi d’assalto come prima del Covid. In particolare grossi disagi si segnalano presso il Pronto di Ciriè e Chivasso e a Cuorgnè e Ivrea a causa della carenza di personale, si è costretti a effettuare turni da 12 ore. Ma a preoccupare Nursind, non è solo la questione di personale che sicuramente è quella più rilevante, ma anche dei lavori di ristrutturazione di alcuni servizi aziendali per poter creare dei percorsi covid separati.”
“Ci risulta infatti – conclude – che diversi lavori non siano ancora iniziati e non vorremmo ritrovarci con un cantiere in piena emergenza COVID . Fra l’altro questa situazione sta mettendo in dura difficoltà alcuni servizi. Ad esempio per far spazio alla terapia subintensiva covid, il personale dell’ Utic di Ivrea è costretto da diversi mesi a lavorare assieme alla cardiologia situata al 3 piano, in condizioni strutturali difficili e inadeguate. Infine il Nursind, torna a porre l’accento sulla questione del nuovo ospedale di Ivrea. È sotto gli occhi di tutti la nostra attenzione su questo importante tema – dichiara Giuseppe Summa. Infatti proprio a inizio anno il Nursind era stato protagonista di un’iniziativa di sensibilizzazione delle diverse forze politiche in merito all’argomento del nuovo ospedale. I tempi stringono e dei proclami siamo un po stanchi conclude Summa. I politici si assumano le loro responsabilità e si passi dalle parole ai fatti una volta per tutte.”
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato con ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.