TAVAGNASCO – Sabato 14 luglio, nella Confraternità del Gesù di Tavagnasco, si è svolto il dibattito “Il futuro dell’Europa”, per fare il punto sugli scenari europei evidenziati dal Libro Bianco del 2017, composto nel Sessantesimo della firma dei Trattati di Roma.
Dopo i saluti di Alberto Avetta, Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e di Angelo Canale Clapetto, sindaco di Quincinetto e presidente del Bim (Bacino Imbrifero Montano), sono intervenuti Daniele Viotti, europarlamentare, Anna Merlin, consigliera di Città Metropolitana di Torino con delega ai progetti europei, Giovanni Franchino e Pierre Louis Orelle, sindaci di Tavagnasco e Charantonnay, e Lucia Mastromatteo, responsabile della cooperativa Agathon, che gestisce gli immigrati sul territorio.
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Daniele Viotti: “Lo scenario attuale vede l’Europa dividersi in due categorie, quella che spinge a promuovere gli investimenti per un futuro condiviso e quella che pensa solo alla difesa, alla lotta all’immigrazione, alla chiusura delle frontiere e al contrasto al terrorismo, quasi un dialogo tra sordi, questo gemellaggio è una salutare boccata d’ossigeno. Bisogna investire sui giovani e sulle proprie capacità per potersi confrontare con le grandi potenze di oggi”.
Anna Merlin: “Grazie ai gemellaggi ci sentiamo di essere cittadini europei, sono un’importante occasione per opporsi all’euroscettiscismo, promuovendo la solidarietà in un tempo di crisi. Come Città Metropolitana appoggiamo progetti transfrontalieri per la valorizzazione del territorio”.
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Pierre Louis Orelle: “Di Europa non si parla solo nelle sedi deputate ma anche in occasioni come questa del gemellaggio, e con segnali molto forti. Siamo figli dei flussi migratori, l’Europa invecchia e ha bisogno di nuove energie. Penso che debba essere considerata una guida anche a fronte di altri problemi come politiche sociali, lavoro, fiscalità e inquinamento, auspico meno tecnocrazie e più capacità di risolvere tali problemi”.
Giovanni Franchino: “Bisogna essere tenaci e difendere l’Europa e i suoi valori. Viviamo nel benessere e dobbiamo fare sì che tutti ne godano. Da sempre Italia e Francia accolgono immigrati con lo spirito giusto, loro si riconoscono nelle tradizioni locali che perpetuano per garantire un futuro certo. Accogliere e ricevere è una grandissima opportunità”.
Lucia Mastromatteo: “Nel 2016 sono arrivati nei paesi del Canavese 73 immigrati d’origine diversa (Senegal, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Camerun etc), cristiani-musulmani che convivono tra loro, lieti di poter vivere qui piuttosto che nelle grandi città. Frequentano corsi d’Italiano e una cinquantina di loro già lavorano”.
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Al termine dell’incontro, in piazza del Municipio, si è svolta la celebrazione del gemellaggio tra i due Comuni, con la lettura della Carta del Gemellaggio da parte dei due primi cittadini, la firma e lo scambio di doni, al suono dei rispettivi inni nazionali, eseguiti dalla filarmonica Vittoria di Tavagnasco e i canti del Coro Rio Fontano Mimosa.
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