ALESSANDRIA – A conclusione di una meticolosa attività di indagine, militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Valenza hanno deferito all’Autorità Giudiziaria alessandrina un noto commercialista valenzano.
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Le indagini di polizia giudiziaria hanno infatti permesso di scoprire un complesso meccanismo truffaldino perpetrato dall’indagato a danno dei propri ignari clienti ed in pregiudizio all’Erario attraverso l’omesso versamento al Fisco delle imposte e dei tributi dovuti ed il conseguimento un illecito profitto di circa 800.000 euro. Dopo le prime querele presentate dai clienti sono scattate immediatamente mirate perquisizioni negli studi e nell’abitazione riconducibili al professionista che hanno consentito di allargare sempre di più la cerchia delle vittime del commercialista.
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Si tratta di oltre venti soggetti che, nella maggior parte dei casi, hanno scoperto solo nel corso delle indagini la propria reale situazione debitoria, avendo sempre provveduto a pagare regolarmente il commercialista per il successivo assolvimento delle imposte e manifestando così la propria pronta disponibilità a collaborare con le forze dell’ordine. L’attività investigativa posta in essere dalle fiamme gialle valenzane, pienamente condivisa e sostenuta dalla magistratura inquirente, consentiva di ricostruire un debito mai saldato con Equitalia pari ad € 2.224.467,98, riferito a periodi temporali anche superiori ai dieci anni e comprensivo di interessi, more e sanzioni.
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L’analisi della documentazione posta in sequestro e l’approfondimento delle movimentazioni bancarie effettuate nel tempo dal commercialista hanno infine permesso di segnalare all’autorità giudiziaria competente la fattispecie delittuosa dell’autoriciclaggio, consistente nel reimpiego dei proventi illeciti in attività di natura professionale, imprenditoriale ed economica, in modo tale da ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa.
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