L’EDITORIALE
Nessun freno. Sui Social tutti scrivono di tutto, senza pensare, senza preoccuparsi di offendere o arrecare danni.
Quando c’è da criticare, da insultare, ecco: mani sulle tastiere e via. Perché dire le cose in faccia? Perchè non proclamarle ad un microfono in pubblica piazza? No, troppo pericoloso. Meglio scrivere sul proprio profilo social, dove il massimo che si rischia è un post di replica che si può tranquillamente cancellare a piacimento. E poi c’è sempre la possibilità che a qualcuno sfugga e non lo legga.
Beh, non è sfuggito agli internauti ciò che è stato scritto su un profilo (non diciamo chi per questione di privacy), circa il 1° Premio Cusot d’Or che si è tenuto a Cuorgnè, sabato sera, organizzato da Pro Loco e Comune.
“Io spero con tutto il cuore che questa sera, mentre sono tutti riuniti in piazza a Cuorgnè, che piova merda. A secchiate. Soprattutto sopra chi organizza queste ridicole feste a cui non va nessuno e che sono solo un disagio per i residenti.” Questa la frase apparsa ieri su Facebook, né gentile né educata.
Il disagio a cui si riferisce “questa persona” è presto detto: il divieto di posteggio per alcune ore, causa rimozione forzata. “Questa persona” ha bellamente sforato il divieto per mezz’ora: risultato? Non la rimozione forzata alla quale state pensando (il che avrebbe rincarato il costo!) ma multa e carro attrezzi, in quanto è riuscita a convincere i Vigili a non portare via la vettura. Considerando che il cartello era stato posizionato il giorno precedente, il disagio di tale comportamento è ricaduto su “questa persona” o sugli organizzatori? Se non rispetti un divieto non puoi lamentarti dopo.
A questo commento ne sono seguiti altri, tra i quali quello (altrettanto volgare) di un’altra persona, oltretutto più in vista in città: “Ci sarà la festa delle scoregge, ormai ogni occasione è buona per mettersi in mostra, che avranno poi da festeggiare con tutta la merda che ci sta piovendo addosso”.
Quindi….chiunque faccia qualcosa per una città, un qualsiasi evento, lo fa soltanto per mettersi in mostra? Quindi tutte le associazioni che esistono in Canavese (mi fermo al territorio) agiscono unicamente per mettersi in mostra? Tutte le amministrazioni hanno solo questo fine? Bene. Seguendo questa logica, cosa dovrebbero fare?? Stare immobili, non muovere un dito per il territorio, per evitare di mettersi in mostra ed essere accusati di fare “campagna elettorale”, oltretutto per evitare di arrecare disagi a chi non rispetta i divieti. Stare semplicemente immobili. Fermi. Così magari smette di piovere “merda” (mi scuso per il linguaggio scurrile) . Per lo meno, forse (dubito fortemente!) smetterebbe di piovere dai Social.
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