TORINO – Barbara Bonino: “La Giunta approva il Piano di Rientro . Un passo importante per la riorganizzazione dei trasporti del valore di circa 1,9miliardi di Euro.”
L’approvazione del Piano di Rientro rappresenta un passo importante nella riorganizzazione del trasporto pubblico locale, cosi l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino a margine della giunta regionale di stamane.
Il Piano si articola in due ambiti. Nel primo la quantificazione dei debiti pregressi, del valore di 350 milioni di euro, oggetto del rientro richiesto dal Governo con il DL 35. Risorse pronte ad essere versate alle aziende del settore in un triennio non appena il MEF autorizzerà lo sblocco dei 150 milioni di fondi FAS al quale si aggiungeranno 90mln per il 2014 e 110mln nel 2015 di fondi unicamente regionali. Dall’altro la quantificazione delle risorse necessarie per la pianificazione del trasporto pubblico locale dove, oltre al neo fondo nazionale trasporti (FNT) che assegna alla Regione Piemonte 485mln per il 2013, 483mln per il 2014 e 483 mln per il 2015, la Giunta Regionale interviene a supporto del settore con ulteriori 32mln per l’anno in corso, 42mln per il 2014 e circa 32mln per il 2015. Un piano complessivo, tra rientro del debito e nuova pianificazione, di circa 1,9miliardi di euro.
“Un piano, – prosegue Bonino – scritto sulla base dei vincoli di legge imposti dal Governo per poter accedere ai futuri criteri di premialità che vanno a definire il quadro di risorse assegnate alle regioni nell’ambito del fondo nazionale trasporti. Ma non solo. Frutto della concertazione con le Province che in più tavoli hanno richiesto criteri analitici per evitare i dolorosi efficientamenti lineari; con le associazioni di categoria che hanno più volte collaborato per raggiungere il doppio obiettivo del ripianamento dei debiti pregressi – fondamentali per il mantenimento delle attività imprenditoriali – unitamente alla prossima pianificazione. Siamo partiti, conclude l’assessore, con scenari dolorosi dove il rischio era la soppressione di un bus su due ed un treno su tre. Oggi, grazie al lavoro svolto dalle strutture regionali con l’aiuto di Siti (Politecnico di Torino), siamo riusciti a ridurre la forbice dai 120mln in meno dei trasferimenti statali a soli 20mln per l’anno in corso. Il prossimo futuro va visto nell’ottica della riorganizzazione dei servizi pensando alle prime integrazioni tra gli urbani ed extraurbani (Biella) oppure perseguendo la filosofia dei bacini (Cuneo). Operazioni – conclude – che riusciranno a garantire e migliorare gli stessi servizi lavorando semplicemente sull’efficienza dei costi.