FORNO CANAVESE – Intitolata la Scuola Primaria a “Elena Colombo” (FOTO E VIDEO)

La cerimonia di intitolazione alla piccola Elena Colombo, morta a soli 10 anni e mezzo nel campo di concentramento di Auschwitz, la cui storia si lega indissolubilmente con Forno, si è tenuta questa mattina, giovedì 26 gennaio

FORNO CANAVESE – La Scuola Primaria di Forno è tra i fiori all’occhiello del territorio, e finalmente da oggi ha un nome. Si è tenuta stamattina, giovedì 26 gennaio, la cerimonia di intitolazione alla piccola Elena Colombo, morta a soli 10 anni e mezzo nel campo di concentramento di Auschwitz. Presenti il primo cittadino Alessandro Gaudio; la Dirigente Scolastica Mariella Milone; l’Assessore all’Istruzione del comune, Laura Tomasi Cont; il giornalista Fabrizio Rondolino, cugino di Elena; il Consigliere regionale Andrea Cane; numerosi sindaci della zona; il Maresciallo della stazione di Rivara, Giovanni Conte; e una rappresentanza della Comunità Ebraica e dell’ANPI.

Quella di Elena è una storia dimenticata per ben 77 anni sino a quando, Fabrizio Rondolino, giornalista e scrittore (cugino della piccola) ha ricollegato la sua storia con quella di Forno, grazie ad un articolo pubblicato il 17 gennaio del 2020 sul quotidiano l’Espresso, dove racconta la triste storia di Alessandro Colombo e della sua famiglia composta dalla moglie, Vanda Foa e dalla figlioletta Elena. Con la collaborazione della Professoressa Alfreda Da Roit si è potuto scoprire che, dall’inizio di settembre del 1943, all’8 dicembre dello stesso anno, la famiglia visse nascosta in una baita in frazione Milani.

Una volta arrivati i tedeschi, giunti in paese per eliminare i partigiani, nella triste giornata della Battaglia di Monte Soglio, l’8 dicembre 1943, vennero arrestati e, dopo essere stati incarcerati alle Nuove e poi a San Vittore, Alessandro e Vanda vennero deportati ad Auschwitz. La giovane donna fu subito mandata a morire alla camera a gas mentre il marito, per alcuni mesi lavorò nel campo di lavoro dove, in seguito si ammalò, e seguì il triste destino di sua moglie.

In questo frangente Elena intrattiene con un’amica di Rivarolo, Bianca, una corrispondenza puntuale sino a pochi giorni prima della sua partenza verso la Germania. Alla piccola, infatti, viene promesso che, all’arrivo a destinazione, avrebbe potuto riabbracciare i suoi genitori che, in realtà, erano purtroppo già morti. Così Elena parte, con la convinzione e la speranza di riunirsi finalmente con la mamma ed il papà ma, una volta giunta a destinazione, viene immediatamente condotta alle camere a gas.

I ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Forno in questi mesi hanno scoperto passo dopo passo la vita di questa bambina e, durante la mattinata di oggi, si sono esibiti, chi in canti, chi in poesie e chi nel ballo in sua memoria. Ora, finalmente, anche la Scuola Primaria ha un nome, quello di questa piccola creatura che, finalmente, non potrà più essere dimenticato.

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