LEINI – Il dramma di chi ha visto un proprio caro portato via da un virus fino a poco prima sconosciuto, o che non ha potuto essere di conforto con la sua vicinanza ad un famigliare in ospedale. Il coraggio di tutti coloro che, in prima linea, hanno cercato di contrastare un nemico invisibile, subdolo e di cui non si sapeva nulla. Ma anche gli errori che sono stati commessi, nella nostra regione, nella gestione della pandemia. I ritardi, il tempo servito per reagire ad una situazione nella quale, nei primi tempi, nessuno sapeva cosa fare, ma anche i limiti denunciati dal nostro sistema sanitario.
È una fotografia fedele di quanto accaduto in quei lunghi, pesanti giorni, ormai alle spalle almeno per quanto attiene alla fase più acuta e drammatica, quella contenuta nelle 144 pagine de “La variante piemontese”, il libro scritto dal vice presidente del Consiglio regionale Daniele Valle, con la prefazione di Sergio Chiamparino e la postfazione di Mauro Salizzoni. Il volume, diviso in due parti, riporta nella prima testimonianze di parenti delle vittime, infermieri, medici, soldati senza armatura e costretti a combattere una guerra contro il virus, tanto per citare il titolo di un capitolo, “Come in Russia, con le scarpe di cartone”. Nella seconda Valle ripercorre quasi giorno per giorno il periodo del lockdown, a partire dalla “famosa” festa di San Valentino a Sale, nell’alessandrino, primo focolaio Covid in Piemonte. E poi sviscerando la “variante piemontese”: non una mutazione genetica del Covid ma un approccio superficiale nei primi giorni di emergenza, ripetute carenze organizzative e di programmazione, l’impreparazione a affrontare l’emergenza nonostante gli strumenti a disposizione della Regione, la confusione, la colpevole carenza di dispositivi di protezione individuale, la lentezza nell’individuazione e nel tracciamento dei pazienti positivi, la gestione delle residenze sanitarie assistenziali.
«A due anni di distanza è chiaro cosa non ha funzionato, ma non è chiaro perché continua a non funzionare – scrive Valle – Uno alla volta metteremo in fila i sintomi che hanno generato la variante piemontese, perché la prossima volta nessuno possa dire: “Non lo sapevamo”». Con l’organizzazione del circolo cittadino del Partito Democratico, il volume sarà presentato in sala consigliare giovedì 15 dicembre, a partire dalle 21. Assieme a Valle affronterà il tema anche il consigliere regionale Diego Sarno. Modera il giornalista Luigi Benedetto.
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