OZEGNA – È stata aperta al pubblico da ieri, presso i locali del Santuario della Madonna del Convento di Ozegna, la mostra “C’era una volta…”, allestita di collaboratori parrocchiali con la collaborazione del Parroco. Aperta al pubblico dalle celebrazioni di questo Ferragosto, in occasione del 4° centenario dell’apparizione di nostra “Signora”, dove ora sorge il Santuario a lei dedicato. La mostra si può visitare oggi fino alle 20; domani, lunedì 15 agosto dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20, e poi resterà aperta, su prenotazione (339.7671245 Renata; 331.5770065 Claudio), sino al 21 giugno 2023. giorno dell’apparizione.
La mostra è strutturata in più locali. Si tratta di una mostra contadina, tra arredi e attrezzi dell’epoca, di quattro generazioni di famiglie vissute dentro le mura dell’antico Convento. Gli attrezzi contadini sono stati suddivisi e sono state poste sopra le etichette con i nomi, oltre che in Italiano, in Piemontese. Alcune foto di famiglie ebree che si erano nascoste nel convento sono state poste sulla finestra che veniva utilizzata come passaggio per andarsi a nascondere in una nicchia situata nel fienile adiacente.
Altri pannelli esplicativi sono stati appesi ai muri, come quello curioso raffigurante fotografie di spose vestite in scuro. Infatti, nel primo novecento, solo un numero esiguo di spose potevano permettersi l’acquisto di un abito bianco, per poi utilizzarlo in una sola occasione. Allora si indossava un vestito molto elegante, speciale per il giorno delle nozze, di colore grigio, nero, blu, con cappellini di stoffa e a volte bouquet di fiori di pizzo bianco.
Sono stati inoltre ordinati e suddivisi per epoca gli ex voto presenti nel Santuario: oltre 150. Sono stati accuratamente classificati. Oltre alla data sono stati presi in considerazione l’evento, l’ambiente, il materiale e la tecnica usata. In alcuni compare la data completa, in altri solo l’anno e altri ancora non sono invece datati. Il più recente è del 2022, mentre il più vecchio è del 1880, ma non si esclude che, tra quelli non datati, ce ne siano altri ancora più vecchi. Gli artisti o le famiglie che hanno realizzato l’ex voto sono spesso rimasti anonimi. Particolari e caratteristici, riportano, divenendo una vera e propria testimonianza, i dettagli di vita quotidiana, l’arredamento, i costumi, le diverse classi sociali.
Una mostra da non perdere, allestita in un Santuario magnifico, che vale davvero la pena di visitare.
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