CUORGNÈ – Alla fine sono oltre 800 le firme che sono state raccolte in quella che è stata una vera e propria “maratona” intrapresa dal consigliere comunale Davide Pieruccini nei giorni scorsi.
Grazie all’aiuto ed alla presenza di Lidia Perotti, giovane ed attiva collega di Pieruccini sugli scranni dell’opposizione, dei volontari Carla Granpioggia e Filippo Alossa l’obiettivo non solo di sostenere attivamente la richiesta di riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè, ma anche di smuovere le coscienze dei canavesani, è stato centrato.
Con una postazione allestita in uno dei piazzali antistanti il nosocomio altocanavesano, fornita di gazebo, tenda, tavolo e sedie, Pieruccini da venerdì a domenica ha cercato ancora una volta di far capire l’importanza di un presidio ospedaliero che è da sempre punto di riferimento per migliaia di persone.
“Devo dire che, nonostante la stanchezza, sono davvero soddisfatto e grato a tutti per quanto abbiamo fatto – ha commentato il Capogruppo di Cuorgnè C’è – Un grazie enorme ai cittadini che in ogni ora del giorno e della notte si sono fermati per porre la loro firma, per darci un sostegno, per portare cibo e bevande. Sono stati molti coloro che con la loro solidarietà, con la loro vicinanza, con i loro gesti ci hanno fatto capire che quello che stiamo facendo è giusto”.
Associazioni, famiglie, singole persone, adulti come giovani: variegata la comunità che ha deciso di sostenere la raccolta firme che già era stata portata in piazza nelle settimane scorse, con risultati altrettanto importanti.
“Siamo consapevoli che per qualcuno tutto ciò è una piccola goccia in un mare e enorme, ma noi crediamo che invece sia la dimostrazione che i canavesani vogliono esprimere liberamente il proprio pensiero e ribadire che il Pronto soccorso di Cuorgnè è un bene fondamentale per il territorio. Un territorio – ribadisce Pieruccini – che con iniziative come questa si dimostra vivo, attento, tutt’altro che indifferente alle difficoltà del momento. Mi auguro, anzi ci auguriamo che qualcuno voglia alla fine tenere conto del pensiero di migliaia di persone, di cittadini che stanno solamente facendo sentire a chi di dovere la propria voce”.
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