FORNO CANAVESE – L’amministrazione fornese è stata ricevuta la scorsa settimana dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per condividere con lui i progetti che la stessa ha intenzione di realizzare: Mulino Val, ex Area Obert e Milani. La stessa foto del Mulino è stata postata, con tanto di dedica, sul profilo personale facebook, dallo stesso Cirio.
Ma andiamo con ordine. È notizia ormai nota a tutti quella dell’acquisto del Mulino Val da parte del Comune di Forno Canavese, acquisto approvato all’inizio di ottobre dal consiglio comunale (110 mila euro derivanti da fondi propri del comune stesso). Ora, ad acquisto fatto, è fondamentale per l’amministrazione guidata da Alessandro Gaudio, iniziare un vero e proprio percorso turistico che valorizzi il territorio per far si che Forno non sia solo conosciuto per essere, o meglio, essere stata la “Rhur del Canavese”.
«Per questa amministrazione è fondamentale iniziare questo percorso turistico dal Mulino Val visto che è un punto di partenza verso Corio ed Alpette, sfruttando i quasi 150 km di sentieri tracciati grazie al Cai e all’ASD Trail del Monte Soglio, per sviluppare percorsi di trekking, ciaspolate, e-bike e tanto altro. La nostra intenzione è anche quella di adibire il mulino a punto di ristoro e darlo in gestione a chi si aggiudicherà il bando che sarà attivo prossimamente» commenta il vicensindaco Vincenzo Armenio.
Questo non è stato il solo progetto presentato al Presidente Cirio, tra gli altri, come detto in apertura anche l’ex Area Obert, che ormai da tempo immemore attende speranzosa la sua riqualificazione, e i Milani, altro luogo del cuore dei fornesi.
«Per quanto riguarda l’ex Area Obert abbiamo in programma la realizzazione del progetto di sistemazione dell’autorimessa e sopra di essa collocare l’ufficio postale, che verrebbe quindi spostato dal palazzo comunale, un bar che sarà dato in gestione, il salone polivalente con cucina annessa e la sede dell’AIB e della Croce Bianca di Valperga, con servizio di 118 h 24. Per quanto riguarda i Milani la nostra intenzione è quella di ricostruire la baita, abbattuta dalla precedente amministrazione perché pericolante e situata su un terreno a rischio dal punto di vista idrogeologico, con una struttura leggera ed ecosostenibile, adibendola a bar/ristorante e utilizzare le stanze presenti sul lato posteriore del Santuario per eventuali pernottamenti, sostenendo e rilanciando così anche il turismo religioso» continua il vicesindaco.
Tutti progetti molto ambiziosi che, ahimè, necessitano di un ingente somma di denaro per la realizzazione. E proprio a questo proposito si è espresso il Presidente Cirio. «Ha accolto favorevolmente tutti i nostri progetti rendendosi disponibile economicamente, attraverso la partecipazione del comune ai bandi regionali, per la collaborazione necessaria per il rilancio di un territorio così bello ed importante come il Canavese» ha concluso Armenio.

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