CASTELNUOVO NIGRA – Nelle magiche atmosfere che il Natale ci regala, quella del presepe è una delle più affascinanti assieme all’albero, anche se quest’ultimo aspetto non è propriamente di origine italiana. Il presepe è ormai, dopo San Francesco a Greccio con il suo presepe vivente, una tradizione con radici profonde e amate in ogni parte d’Italia. L’emozione più grande, per adulti e bambini, è la sua progettazione, la ricerca dei materiali, della scenografia e poi viene l’ammirazione anche per i manufatti più modesti.
A condizionare, molte volte, è lo spazio disponibile. Anche Costantino Nigra ha avuto sempre grande attenzione per il presepe realizzando opere letterarie che guardano ai personaggi inseriti nel presepe della Valle Sacra e più precisamente a Sale, ora Castelnuovo Nigra. Egli, bambino, prese parte attiva nel presepe vivente Salese. È questa una tradizione che la comunità Salese ha l’onore di perpetuare anche ai giorni nostri, anche se molto travagliati, e che torna a rilanciare assieme al MAP, Museo all’Aperto del Presepe.
Questo museo ha dato una nuova connotazione al comune montano ed è nato da un’idea di Brenno Pesci nel 1998 quando era presidente dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.
Il comune di Castelnuovo Nigra assieme alla Comunità Montana credette fortemente nel progetto e lo sostenne sempre. Anche tutta la comunità Salese ha fortemente sostenuto il progetto mettendo a disposizione gli spazi esterni delle abitazioni. Oggi il Museo conta più di cento opere esposte. Sono opere provenienti da diverse parti d’Italia e anche da paesi esteri ed extra europei. Certamente non hanno nulla da condividere con i presepi tradizionali, se non la tematica, ma sono l’espressione artistica del sentire proprio dell’artista a fronte di un evento basilare per gran parte dell’umanità. La maggior parte delle opere sono pannelli di varie dimensioni, ma vi sono anche opere tridimensionali e colpisce la molteplicità di forme, colori e interpretazioni del presepe o singoli personaggi del medesimo. Domenica 12 dicembre vi è stata la presentazione dei lavori di Selene Parise e dei fratelli Cristian e Maurizio Grandinetti, nuove opere, che andranno ad arricchire il museo.
La presentazione è avvenuta nella chiesa parrocchiale durante la santa messa serale celebrata dal nuovo parroco Don Gianni Malberti. La novità sta nel fatto che per la prima volta la presentazione avviene nella parrocchiale e questo per volontà della giunta comunale guidata dalla sindaca Enrica Domenica Caretto. Il pomeriggio è trascorso con il coinvolgimento dell’artista Selene Parise che ha tenuto un laboratorio-incontro dei bambini della scuola elementare di Colleretto Castelnuovo e di chiunque abbia voluto provare il piacere di “sporcarsi” le mani con la terra rossa di Castellamonte. Questo è solo l’inizio per il rilancio di tutto il MAP che è già conosciuto e seguito da molte persone le quali si recano nel ridente paese montano scattando innumerevoli immagini fotografiche delle opere che più li hanno affascinati o anche selfie con le opere così come la moda vuole.
Gli amministratori che si sono susseguiti in questi 23 anni, hanno manifestato un forte impegno dando continuità al progetto per gli anni a venire e oggi anche con nuove iniziative di rilancio del medesimo. I lavori presentati resteranno esposti sino al sei gennaio e saranno visibili durante tutto l’arco della giornata. È sempre ammirevole il coinvolgimento attivo delle associazioni presenti sul territorio quali gli Amici della montagna e gli Alpini che hanno offerto una gustosa merenda. Senza dimenticare la Pro Loco.
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