CUCEGLIO – Si è tenuta nella serata di ieri, domenica 31 marzo, la cerimonia di inaugurazione del nuovo impianto elettrico ed audio della chiesa parrocchiale.
L’opera si è resa necessaria per mettere in sicurezza il più vecchio edificio di Cuceglio (risalente al 1600) ed essendo nell’anno in cui Cuceglio festeggia il suo millenario (1019 – 2019), sarà l’opera che ricorderà questo evento in chiesa parrocchiale.
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I lavori sono stati commissionati dalla Parrocchia con il Parroco Don Melino Quilico ed appoggiati dall’Associazione Benefica “Vedremo…” che si sta facendo carico di raccogliere i fondi per pagare l’intervento.
La Diocesi di Ivrea ha già dato il suo contributo con l’ 8 x 1000 Diocesano e sono già stati raccolte alcune offerte dei fedeli, ma la strada è ancora lunga.
Si tratta del secondo intervento, dopo il rifacimento del tetto, per la sistemazione della Parrocchia. Per ultimare completamente il progetto, si dovrà ancora agire sui muri e sulla pavimentazione.
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Ad occuparsi dell’intera progettazione, dal principio alla fine, è stata l’Architetto Simona Cosentino, che, durante la serata, ha illustrato il procedimento sottolineando che per procedere al rifacimento dell’impianto elettrico, fondamentale per l’illuminazione e l’audio, è stata effettuata un’analisi della chiesa per vedere cosa sostituire, tenere o integrare. Il progetto è stato poi presentato dall’Architetto Cosentino alla Soprintendenza che l’ha accolto.
Durante la cerimonia, dopo i discorsi ufficiali, sono state accese le luci, poco per volta, tutte per far vedere ai cittadini la Parrocchia completamente illuminata. Successivamente ci sarà invece la possibilità di illuminare solo i blocchi interessati a seconda della funzione. Dopo la benedizione, la cerimonia si è conclusa con un rinfresco.
LA CHIESA PARROCCHIALE DI CUCEGLIO TORNA A RISPLENDERE
Chi tra gli abitanti di Cuceglio sapeva che la cupola della chiesa fosse dipinta di azzurro, blu, giallo e rosso accesi?
Ora sì, lo sanno tutti: domenica sera è stato acceso il nuovo impianto tra occhi stupiti e teste in movimento alla ricerca di dettagli architettonici da scoprire, legni dorati lucenti e apparati pittorici un tempo invisibili.
Un lavoro lungo, complesso e realizzato con grande attenzione ai dettagli, dall’impianto alla scelta dei corpi lampada, un vero lavoro di squadra. L’associazione “Vedremo…” si è impegnata a promuovere e finanziare l’intervento, la progettazione illuminotecnica è stata interamente seguita dall’architetto lighting designer Simona Cosentino.
Ma quali sono state le fasi che hanno portato alla realizzazione dell’intervento?
E’ stata eseguita un’accurata analisi della situazione iniziale, individuando con precisione le zone dove la luce fosse carente o addirittura assente, dove fosse da sostituire, dove da ripristinare o integrare, dove da smantellare. Sono state prese in esame tutte le possibilità per poter inserire l’impianto elettrico nel modo meno invasivo possibile, utilizzando sottili canaline in rame e ottimizzando i percorsi.
Il progetto prevede DIVERSE TIPOLOGIE D’ILLUMINAZIONE:
DIRETTA: ovvero dall’alto verso il basso per illuminare in modo funzionale il presbiterio e la zona destinata ai fedeli;
INDIRETTA: ovvero dal basso verso l’alto per illuminare in modo scenografico le volte e le cupole;
D’ACCENTO: ovvero illuminazione puntuale degli affreschi, delle cappelle laterali, delle statue, del leggio e delle opere scultoree;
DIFFUSA: ovvero l’illuminazione proveniente dai lampadari esistenti ristrutturati;
Separando o miscelando queste tipologie d’illuminazione è possibile ottenere MOLTEPLICI SCENARI in grado di soddisfare diverse esigenze d’illuminazione in base alla funzione religiosa specifica. Gli scenari potranno essere programmati o gestiti manualmente a seconda delle necessità.
Il progetto è stato presentato in Soprintendenza e una volta ottenuta l’approvazione si è partiti con la progettazione esecutiva: è stato realizzato un modello virtuale a computer tramite il quale sono state individuate le corrette potenze e aperture dei fasci luminosi necessari per ottenere l’effetto desiderato. Sono state eseguite sul campo diverse prove luci per individuare marca, modello e caratteristiche dei vari prodotti. Tutti i prodotti individuati sono a led di alta qualità, ciò consente di ottenere un ottimo risultato garantendo bassi consumi energetici, inoltre le ridotte dimensioni dei prodotti consentono di minimizzare l’impatto visivo e di integrare perfettamente l’impianto con l’architettura esistente.
Si è passati poi alla fase di cantiere e installazione di impianto, corpi lampada, e sistema audio; un lavoro intenso dove ogni imprevisto è stato gestito interfacciando le varie professionalità e trovando sempre la giusta soluzione in ogni evenienza. Man mano che il cantiere procedeva venivano eseguiti puntamenti e accensioni, a poco a poco il lavoro prendeva forma e la chiesa iniziava a risplendere, un tassello alla volta, fino al collaudo finale e all’inaugurazione di domenica 31 marzo.
Ora confrontando due immagini della situazione precedente e posteriore all’intervento sembrano due chiese totalmente diverse.
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