12:28 ESTERI – Israele conferma arresto di due italiani
Tel Aviv, 29 (AdnKronos/Dpa) – La polizia israeliana ha confermato il fermo di due artisti italiani, insieme a un altro palestinese, ieri a Betlemme, mentre stavano dipingendo una sezione del muro che separa Israele dalla Cisgiordania, con un murales dedicato ad Ahed Tamimi, la giovane 17enne rilasciata oggi dalle carceri israeliane. L’arresto è stato effettuato dalla polizia di confine israeliana.”La Farnesina – rende noto il ministero degli Esteri – in stretto raccordo con il Consolato Generale a Gerusalemme e l’Ambasciata a Tel Aviv, segue con la massima attenzione, sin dall’inizio, il caso dei due italiani fermati a Betlemme, ai quali sta prestando ogni possibile assistenza, in contatto con le Autorità locali e le famiglie”. “Il Console italiano si è prontamente recato nel luogo di detenzione a Gerusalemme insieme al legale di fiducia del Consolato che, in tarda notte, ha potuto incontrare i connazionali”, si precisa in una nota.
15:34 POLITICA – Giustizia: meno custodia cautelare, da Cirielli pdl per criteri più rigidi/Adnkronos
Roma, 29 lug. (AdnKronos) – Giro di vite sulla custodia cautelare in carcere, per rendere più rigidi i criteri necessari per applicare tale misura. A chiederlo è il deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, con una proposta di legge sottoscritta anche dal capogruppo, Francesco Lollobrigida, e da altri colleghi dello stesso partito.
In particolare il testo prevede di integrare e far diventare più severi i tre presupposti in base ai quali attualmente un soggetto può essere preventivamente privato della libertà personale: pericolo di inquinamento delle prove, pericolo di fuga e pericolo di reiterazione del reato. “La legge -spiega Cirielli- non si riferisce all’eventualità in astratto che questi comportamenti vengano messi in atto, ma a un rischio concreto e dimostrabile”.
“Purtroppo, nella realtà, tali criteri orientativi sono liquidati con leggerezza dalla magistratura o dallo stesso legislatore che per prassi, la prima, o per scelte di ordine pubblico, il secondo, omettono di valutarli adeguatamente”.
(AdnKronos) – Di qui la proposta di rendere più stringenti i requisiti che giustificano la custodia cautelare. In particolare, il presupposto del pericolo di inquinamento delle prove dovrebbe essere “sottratto alla valutazione discrezionale del magistrato”, che dovrebbe “accertare la condotta concretamente tenuta dall’indagato o imputato”, basandosi “non solo sulle circostanze di fatto, ma anche su condotte concrete della persona indagata o imputata”.
Quanto invece al secondo criterio che giustifica la custodia cautelare, Cirielli chiede che venga eliminato il “generico e opinabile ‘pericolo di fuga’”, ma che si debba verificare “che l’imputato non solo si sia dato alla fuga, ma abbia tentato o tenti di darsi alla fuga”.
Infine, per quanto riguarda la pericolosità sociale, “si richiede l’ulteriore requisito dell’esistenza di elementi di prova, che, unitamente al concreto e attuale pericolo, possano portare il magistrato a ritenere con sufficiente certezza” che il soggetto destinatario della misura “commetterà i gravi delitti” che la rendono applicabile.
(AdnKronos) – “Da quando è entrato in vigore il nuovo codice di procedura penale del 1989, le carceri italiane -lamenta ancora Cirielli- sono colme di persone ingiustamente detenute, e su questo dato incidono non solo i molti stranieri presenti nelle nostre carceri, ma i moltissimi, troppi cittadini ‘in attesa di giudizio’: quattro detenuti su dieci, nelle 206 carceri italiane, sono in cella per un ordine di custodia cautelare, quello che prima della riforma del 1989 si chiamava più onestamente ‘ordine di carcerazione preventiva’”.
Occorre quindi “impedire l’uso distorto della custodia cautelare”, mentre al contrario si “preferisce usare una maggiore clemenza nei confronti di chi è colpevole, piuttosto che aumentare le garanzie per gli innocenti. Nelle prigioni italiane sono ‘ristretti’ quasi 30.000 persone presunte innocenti, e di loro, statisticamente, circa un terzo si rivelerà innocente oltre ogni ragionevole dubbio dopo i tre gradi di giudizio e verrà liberato, dopo mesi o anni di carcere, con le scuse del nostro sistema giudiziario e un indennizzo proporzionato alla durata dell’ingiusta carcerazione. Per rimborsare il danno provocato da queste ingiuste detenzioni, lo Stato italiano ha già dovuto corrispondere quasi 600 milioni di euro”.
“Sebbene il nostro Paese registri un tasso di criminalità inferiore a quello delle grandi nazioni europee, il tasso di detenuti in custodia cautelare -cita ancora Cirielli- è decisamente più alto della media: con il nostro 42 per cento siamo secondi solo alla Turchia (60 per cento), e ben al di sopra della Francia (23,5 per cento), della Spagna (20,8 per cento), del Regno Unito (16,7 per cento), e della Germania (16,2 per cento)”.
15:40 SPORT – Gp Ungheria, un minuto di silenzio per Marchionne
Budapest, 29 lug. (AdnKronos) – Al Gran Premio d’Ungheria, la Formula 1 ha osservato un minuto di silenzio per Sergio Marchionne, scomparso mercoledì scorso. Tutti in piedi a Budapest, pubblico e addetti ai lavori, per ricordare il manager presidente della Ferrari.
15:45 CRONACA – Sagre: assessore veneto, il nostro obiettivo era salvarle, e ci siamo riusciti
Venezia, 29 lug. (AdnKronos) – “Il nostro obiettivo era salvare le sagre e mi sembra che ci siamo riusciti: grazie alle nostre sollecitazioni, c’è stata una virata decisa da parte del governo ed una apertura nei confronti delle nostre richieste di modifica della vecchia legge sul Tulps, ormai sorpassata”. Così all’Adnkronos l’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, che si è occupato della vicenda su delega del presidente delle Regione Luca Zaia, si dice “Soddisfatto, almeno in parte, delle modifiche apportate alla legge dalla direttiva emessa nei giorni scorsi dal ministero, e che ‘apre’ alle nostre richieste: determinare la misure di sicurezze in base all’evento: E’ ovvio che un megaconcerto di Vasco Rossi comporta rischi ben diversi da quelli di un concerto in piazza in un paesino”, spiega.
“Ed ora c’è maggior libertà per i sindaci di poter gestire questi eventi, anche utilizzando come steward gli appartenenti alla Protezione Civile e ai volontari delle Associazioni d’Arma”, sottolinea Bottacin, che comunque auspica: “Una modifica a livello legislativo, così da distinguere nettamente manifestazioni a grande, medio e basso rischio”.
(AdnKronos) – E, ancora: “Non si possono mettere sullo stesso piano manifestazioni che si svolgono in luoghi chiusi, come cinema e teatri e manifestazioni all’aperto, come le sagre, i requisiti di sicurezza e le misure di prevenzione devono essere ben diverse”.
E l’assessore spiega che le modifiche previste dalla circolare ministeriale arrivano “Dopo che abbiamo inviato al Ministero dell’Interno i risultati di un lavoro attento e circostanziato di diversi mesi: un resoconto di quanto svolto dal tavolo che avevo organizzato con i prefetti veneti, il comandante interregionale e i comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco, l’Anci e l’Unpli, per dipanare la matassa normativa collegata alle manifestazioni temporanee all’aperto a causa delle diverse circolari in essere sul tema che hanno creato grandissimi problemi ai Comuni, alle pro loco e alle associazioni di volontariato”.
“In Veneto – aggiunge – moltissimi sono gli esempi di sagre, raduni o altre manifestazioni temporanee in difficoltà, per capire la convenienza di mettere mano a una normativa che trova applicazioni spesso distorte”.
(AdnKronos) – “Con questo spirito il tavolo da me presieduto – prosegue l’assessore – ha analizzato punto per punto le circolari ministeriali “Gabrielli”, “Frattasi” e “Morcone”, spesso contraddittorie tra loro, e ha promosso alcuni suggerimenti per addivenire a una nuova disciplina semplificata e che sia proporzionale all’effettiva realtà degli eventi oggetto di organizzazione, a cui gli enti territoriali attraverso i sindaci possano conformarsi in maniera inequivoca e che diano la possibilità alle associazioni interessate di darvi adempimento”.
“Credo che la proposta da noi avanzata sia un buon punto di equilibrio per far si che si possano continuare a organizzare manifestazioni in sicurezza senza rinunciarvi a priori a causa di normative che di fatto oggi rendono impossibile mettere in piedi anche la più semplice iniziativa senza il rischio di incorrere in qualche inosservanza anche in assoluta buona fede”.
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