CUORGNÈ – Il Teatro comunale di piazza Boetto, attualmente in fase di restauro, è stato inserito tra le strutture di interesse storico e culturale aperte al pubblico nell’ambito delle Giornate Fai di Primavera di sabato 24 e domenica 25 marzo.
Tra i visitatori nella mattinata di sabato 24 anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale “ Ringraziamo il Fai per aver scelto il nostro Teatro e avergli così dato visibilità” ha affermato il sindaco Beppe Pezzetto. La struttura, che sarà intitolata a Tullio Pinelli apprezzato scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, originario di Cuorgnè, in questi mesi è stata oggetto di importanti lavori di restauro che proseguiranno e si concluderanno entro il 2018. Il primo step delle opere, ormai portato a termine è consistito nel rifacimento del tetto resosi necessario in seguito a infiltrazioni, in interventi di sistemazione dei servizi igienici che si affaccia sul cortile interno della casa comunale e dell’area di passaggio per i locali dei camerini. La seconda fase delle opere si occuperà dell’impiantistica e dell’allestimento interno, in modo tale da permettere l’effettivo utilizzo del teatro. Infine, sarà ritinteggiata la facciata.
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Gli interventi di completamento ed allestimento della teatro comunale saranno ultimati nell’anno in corso con una spesa di 220.000 euro che si andranno ad aggiungere ai 375.000 del primo lotto, di cui 180.000 euro messi a disposizione dalle fondazioni bancarie. Inoltre anche per la seconda fase delle opere è stato rilanciato l’Art Bonus, considerata come una modalità valida per dare la possibilità ai cittadini di partecipare in forma concreta per rivitalizzare questo teatro.
La realizzazione del Teatro comunale risale al 1886, su progetto dell’architetto Pier Giuseppe Zerboglio e, rispetto ad altri piccoli teatri piemontesi realizzati anch’essi in epoca ottocentesca, presenta la peculiarità di essere stato ricavato all’interno di una chiesa Settecentesca, facente parte di un convento di monache benedettine. Questi edifici erano pervenuti al Comune in seguito alla soppressione napoleonica degli ordini religiosi. Dal 1886 al 1919 il teatro fu gestito direttamente dal Comune, in seguito venne dato in affitto a privati, che vi insediarono il cinema comunale, una delle prime sale in Canavese. Tornati liberi i locali intorno al 1970, la sala fu restaurata dalla Pro Loco cuorgnatese e riaperta al pubblico nel 1976, per essere nuovamente chiusa nel febbraio 1983.
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