VALPERGA – Assenti nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di sabato 23 dicembre, le minoranze di Primavera a Valperga e Impegno Civico, guidate rispettivamente da Davide Brunasso e Giuliano Arimondo, hanno convocato una conferenza stampa nella serata di venerdì 5 gennaio per spiegare le motivazioni della loro decisione, annunciando inoltre una nuova denuncia nei confronti della maggioranza. A stretto giro di posta la replica del Sindaco Gabriele Francisca.
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“L’adunanza del 23 dicembre verteva sulla ratifica di due variazioni di bilancio, materia che deve essere oggetto del Consiglio e non della Giunta. Quali erano le ragioni d’urgenza che ancora una volta hanno fatto sì che si bypassasse l’organo deputato a deliberare sulla questione?- sostengono Arimondo e Brunasso – Si tratta di argomenti sottratti alla competenza del Consiglio, attraverso il requisito dell’urgenza, ma non basta la formuletta: questa presunta urgenza deve essere dimostrata. Il Sindaco ci mette in un angolo. La stessa Prefettura, dopo nostra denuncia, era intervenuta con una missiva auspicando una maggiore dialettica, appello che è rimasto lettera morta. Sono 12 le interrogazioni che abbiamo presentato da ottobre scorso e che ancora non si sono potute discutere. Tutte su tematiche di stretta attualità che necessitano di essere affrontate in modo tempestivo”.
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Arimondo e Brunasso passano così ad illustrare le interpellanze che hanno fin qui protocollato: “Ad esempio sulla questione della chiusura del servizio di cassa dell’Unicredit su cui ci siamo mobilitati raccogliendo 500 firme e avanzando la proposta che la cassa rimanesse aperta almeno due giorni a settimana, come accade in altre realtà, invece di perderla definitivamente come avvenuto. Vogliamo porre l’attenzione in merito ai nuovi spogliatoi dei campi di calcio in frazione Rolandi, opera tanto sbandierata ma che dopo due anni e tutte le vicende legate alle problematiche progettuali ancora non vede la luce. Altro capitolo è quello delle installazioni artistiche: a partire da quella che il Sindaco aveva sostenuto di voler inaugurare lo scorso ottobre posta nelle vicinanze del sepolcreto della Chiesa di San Giorgio per un costo di oltre 5.000 euro. Su segnalazione del consigliere Brunasso la Soprintendenza ha chiesto di modificare le dimensioni iniziali (7 metri) del manufatto in quanto ritenuto troppo impattante rispetto al contesto. Una questione su cui ritorneremo. Come vogliamo ritornare sull’acquisto del “Un volo inconsueto” posta all’interno del campanile. Sono stati spesi 3.660 euro per 170 uccelli di ceramica sui 322 di cui si compone l’opera. Ci viene da chiedere curiosamente a questo punto: quali sono quelli del Comune e quali no? Perché il vicesindaco si è astenuto in fase di votazione? Lungi da noi disquisire sulla validità artistica di queste opere: il nostro è un discorso sulla convenienza e l’opportunità delle scelte messe in atto dalla maggioranza”.
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Fin qui in sostanza nulla di nuovo con Arimondo e Brunasso che portano avanti istanze che già avevano posto in precedenza alla pubblica attenzione ma sempre nel corso della conferenza stampa Giuliano Arimondo ha affermato come “In seguito alla nostra denuncia la Procura ha iscritto nel registro degli indagati per l’ipotizzato reato di abuso d’ufficio tutta la Giunta in merito all’installazione del punto luce posizionato nei pressi dell’abitazione del primo cittadino in borgata Trucchi” Ma Impegno Civico e Primavera a Valperga annunciano che porteranno all’attenzione della Procura anche l’ordinanza relativa al posizionamento della barra dissuasiva posta lungo la strada vicinale latistante il Rio Giordanino in prossimità di via Marconi: “Il Comune mette a sue spese una sbarra in una strada che è privata, dove a poca distanza abita la madre del Sindaco. Abbiamo chiesto un parere di legittimità al segretario ma non ci è ancora giunta risposta. Tutta la vicenda, esempio di commistione tra pubblico e privato, sarà segnalata alla Procura della Repubblica”.
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“Loro ci hanno denunciato, la magistratura indagherà ma al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale” è la replica del sindaco Gabriele Francisca in merito all’apertura di un fascicolo da parte della Procura nei confronti della Giunta, annunciata da Arimondo. Per quanto riguarda la questione del posizionamento della sbarra sulla strada vicinale latistante il Rio Giordanino sempre Francisca controbatte: “Mia madre abita li intorno come altre 30-40 persone. La usano come pretesto di una storia inesistente in quanto abbiamo il consenso della proprietà”
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