NOTIZIARIO DAL MONDO – ORE 08:30 – Le notizie dal mondo del 5 agosto 2015 – in flash
INDIA: DUE TRENI DERAGLIATI
ALMENO 30 MORTI, 250 PERSONE IN SALVO
Due treni a lunga percorrenza sulla linea Mumbai-Varanasi sono usciti dai binari nei pressi di un ponte nello stato del Madhya Pradesh. Almeno 30 persone sono morte, ma si cerca ancora tra le lamiere. Il deragliamento sarebbe stato causato da violente piogge monsoniche. Circa 250 persone sono state tratte in salvo ma i soccorritori stanno ancora cercando di estrarre numerose persone intrappolate. Almeno due vagoni sarebbero finiti in un fiume, dove giacciono parzialmente sommersi.
BELLUNO: BOMBA D’ACQUA A SAM VITO DI CADORE
TRACIMA BACINO DI CONTEMIMENTO
Ieri un forte nubifragio ha provocato frane e smottamenti tra Cortina, rimasta parzialmente isolata, e San Vito di Cadore. Una frana ha fatto tracimare un bacino di contenimento, e l’acqua ha travolto tre automobili, tra cui quella di una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è stata tratta in salvo dai pompieri, lui risulta invece
disperso.
RAI: ELETTI I NUOVI MEMBRI DEL CDA
I PARTITI ANCORA IN RAI E NON FUORI COME AVEVA DETTO RENZI
Eletti i sette nuovi membri del Cda Rai. Il Premier Matteo Renzi aveva affermato “Fuori i partiti dalla Rai”, ma non è andata proprio così. I sette eletti sono: Rita Borioni, storica dell’arte, assistente parlamentare, viceresponsabile cultura del Pd; Guelfo Guelfi, consulente della campagna comunicativa di Renzi e direttore della società di comunicazione della Provincia di Firenze (Florence Multimedia); Franco Siddi. Forza Italia, ex segretario Fnsi; Arturo Diaconale, direttore de l’Opinione, editorialista de il Giornale, ex commissario straordinario del Gran Sasso e candidato del Polo per le libertà; Giancarlo Mazzuca, ex deputato di Forza Italia e direttore de il Giorno. Paolo Messa, Ncd, ex capoufficio stampa Udc e consulente di Raffaele Fitto nel 2000, poi fondatore ed editore della rivista Formiche e direttore del Centro studi americani. Infine è stato eletto, con i voti di Sel e M5S l’ex direttore di Rai2 e Rai4, Carlo Freccero, unico neo consigliere ad avere esperienza diretta di televisione ad alto livello. Domani verranno nominati il direttore generale e il presidente.
GOVERNO: APPROVATO DDL RIFORMA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
TRASFERIMENTO PRA; NUMERO UNICO EMERGENZE; SCOMPARE FORESTALE
Via libera definitivo al ddl di riforma della Pubblica Amministrazione in Senato, con 145 voti, 97 contrari e nessun astenuto. La riforma è stata “salvata” dalle opposizioni, che hanno garantito il numero legale. Se i contrari non avessero votato, infatti, la riforma non sarebbe passata. Ecco i principali punti della riforma:
– LICENZIAMENTI. Quando scatta un’azione disciplinare dovrà essere portata a termine senza escludere il licenziamento. Quanto alla diatriba sull’articolo 18, la reintegra resterebbe.
– EMERGENZE. Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L’idea e’ quella di realizzare centrali in ambito regionale che, raccogliendo la richiesta, siano in grado di smistarla al servizio interessato.
– AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall’Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Si va infatti verso un’unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.
– CONCORSI. Non ci sarà più una soglia sotto la quale si è fuori dalle selezioni pubbliche. L’obiettivo è dare più importanza alla valutazione in sede di concorso. Nelle prove non mancherà mai un test sull’inglese.
– PAGAMENTO BOLLETTE CON SMS. I pagamenti verso la P.A, come bollette e multe, potranno avvenire anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di micro-somme (presumibilmente sotto 50euro). Il versamento potrà quindi essere eseguito con un semplice sms.
– SCOMPARE FORESTALE. Il ddl pone le basi per l’assorbimento della Forestale in un’altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri), così da portare i corpi da 5 a 4. Si prevede inoltre un riordino di tutte le forze.
– DIRIGENZA. Anche i capi diventano licenziabili se valutati negativamente. Ma pur di non essere mandati potranno optare per il dimensionamento. Gli incarichi non saranno più a vita (4+2 anni) e scatta la revoca in caso di condanna della Corte dei Conti. A proposito è stato aggiunto un intero articolo dedicato al processo contabile.
– DIRIGENTI IN UN UNICO BACINO. E’ previsto un solo ruolo (seppure diviso su tre livelli: statale, regionale, locale) senza più distinzione tra prima e seconda fascia. Si va verso una quota unica (intorno al 10%) per l’accesso di esterni. La figura del segretario comunale è superata.
– POTERI A INPS SU ASSENZE. Niente più finti malati. Per centrare l’obiettivo le funzioni di controllo e le relative risorse passano dalle Asl all’Inps. Vengono poi posti dei paletti per il precariato. C’è anche un passaggio per favorire la staffetta generazionale, ma a costo zero. Nasce la Consulta per l’integrazione dei lavoratori disabili.
– PENSIONATI P.A. Il tetto di un anno vale solo per i ruoli direttivi. Le altre cariche sono comunque consentite, ma resta il vincolo della gratuità.
– SCURE SU PARTECIPATE. Verranno ridotte e si prevede un numero massimo di ‘rossi’ dopo cui c’è la liquidazione, possibile anche il al commissariamento. Si prevede il dimezzamento delle camere di commercio.
– SFORBICIATA SU PREFETTURE. Si va verso un taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento, quel che ne rimarrà andrà a finire nell’Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority. si tratta di interventi di Spending Review che si ritrovano anche nella riduzione alla spesa per intercettazioni.
– PRATICHE DIMEZZATE PER GRANDI OPERE. Un ‘taglia burocrazia’, al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale. Scatta la possibilità di attribuire poteri sostituitivi al premier.
– SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI. In caso di contese tra amministrazioni centrali su nulla osta e altri concerti sarà il premier a decidere, dopo un passaggio in Cdm. E’ fissato anche un tetto per ottenere il sì: massimo 30 giorni, che diventano 90 in materia di ambiente, cultura e sanità. Sulla stessa linea le misure per sbloccare la conferenza dei servizi.
– GHIGLIOTTINA SUI DECRETI. Una forbice che mira a sbrogliare la matassa di rinvii a provvedimenti attuativi. Tutto passa per una delega al Governo, chiamato a fare una cernita sugli ultimi tre anni (esclusi i dlgs).
– POTERI A PALAZZO CHIGI. Verranno precisate le funzioni di palazzo Chigi per il mantenimento dell’unità di indirizzo. Un rafforzamento della collegialità che si ritrova anche nelle nomine di competenza, in modo che le scelte passino per il Cdm. La delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie fiscali (come le Entrate).
– UNO STATUTO E UN NUOVO CAPO PER P.A. DIGITALE. Arriva la ‘carta della cittadinanza digitale’, con il Governo delegato a definire il livello minimo di qualità dei servizi online. A guidare la svolta digitale ci penserà un dirigente ad hoc.
– FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Si spalancano gli archivi pubblici, ma restano dei limiti.