MONTEU DA PO – Lo scorso 3 febbraio si è tenuta l’udienza preliminare contro Daniela Cecchetto e Simone Pipino, avanti il GUP Dott. Robaldo a cui ora è assegnato il fascicolo.
All’udienza hanno partecipato il Sindaco di Casalborgone Francesco Cavallero, assistito dall’Avv. Nadia Garis, ed il Sindaco di Monteu da Po Laura Gastaldo, assistita dall’Avv. Alexander Boraso.
Mentre il Comune di Casalborgone aveva già presentato la costituzione di parte civile nel novembre scorso, il Comune di Monteu da Po si è costituito parte civile nel corso dell’udienza: entrambe le costituzioni sono state accettate.
Gli imputati Daniela Cecchetto e Simone Pipino, non si sono presentati e sono stati rappresentati dagli avvocati difensori.
La breve udienza ha però mostrato un sostanziale disallineamento della strategia difensiva degli imputati, che attraverso i loro legali hanno espresso diverse volontà di giudizio.
La ex Responsabile Finanziaria del Comune di Casalborgone e Monteu da Po Daniela Cecchetto ha richiesto il rito abbreviato, chiedendo di essere sottoposta ad interrogatorio. Il GUP ha accolto la richiesta fissando la prima udienza per il 21 aprile alle ore 11.
Simone Pipino, titolare della ditta SPM beneficiaria dei versamenti non dovuti, ha invece richiesto il patteggiamento per 3 anni e 3 mesi di pena detentiva.
L’Amministrazione Comunale sta valutando le posizioni di tutti i soggetti che possano aver avuto responsabilità nei fatti, riservandosi di proseguire nei loro confronti per il risarcimento del danno subito e invita i cittadini ad essere presenti con l’Amministrazione Comunale all’udienza del 21 aprile per ribadire con forza la volontà di avere il risarcimento del danno.
Ma chi sono Cecchetto e Pipino? Daniela Cecchetto era capo contabile nei Comuni di Casalborgone e Monteu da Po, con incarichi simili anche a Villareggia. Simone Pipino era un imprenditore edile di Casalborgone, titolare della Spm Costruzioni. 67 ordini, per un totale di oltre 800 mila euro, tutti bonifici inviati dal 2009 al 2012 a quattro conti correnti bancari intestati all’impresa Spm. Pagamenti tra i 5 mila e i 50 mila euro, firmati da Cecchetto. A volte quattro, cinque in poche ore. In teoria per lavori mai effettuati, salvo un solo unico caso. Cecchetto verificava la capienza dei vari capitoli di spesa. Quando i cittadini versavano le tasse, tipo Imu e c’erano più soldi, la tesoreria comunale si trasformava in un bancomat a disposizione del fortunato Pipino. Non paga di aver devastato il bilancio di Casalborgone, provocando un rischio default per le casse comunali, l’ex impiegata modello ha vampirizzato, sempre a favore della Spm, anche i fondi di Monteu da Po.
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