CUNEO – La Compagnia Guardia di Finanza del capoluogo, nel corso di ordinarie indagini, penali e/o tributarie, sanzionate separatamente, ha individuato, nell’ultimo semestre, 8 casi di violazioni alla normativa antiriciclaggio.
FOTO G.D.F.L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata sui passaggi “illeciti” di denaro contante, effettuati tra vari soggetti ed imprese del Cuneese, ma anche di altre province del Nord Italia, avvenuti senza avvalersi degli intermediari finanziari abilitati (banche, società finanziarie) e quindi fuori dei canali previsti dall’ordinamento. Dai documenti esaminati, i Finanzieri hanno rilevato che in varie occasioni i pagamenti tra persone fisiche e/o imprese oggetto di controllo erano stati perfezionati trasferendo denaro contante per importi superiori alle soglie massime consentite dalla legge. Le irregolarità hanno riguardato per lo più di transazioni commerciali “ordinarie”, come compravendite di merci o saldi di fatture, ma non sono mancati casi di cessioni d’azienda per una cospicua parte in nero ovvero di coinvolgimento di professionisti che hanno operato da garanti nel trasferimento di somme oltre la soglia lecita tra privati. Tra i molteplici casi affrontati dagli Ispettori della Sezione Operativa Volante, meritano menzione le diverse violazioni contestate ai soci di una S.r.l. cuneese, attiva nell’edilizia, soliti riscuotere sistematicamente acconti in contanti dai propri clienti per importi consistenti, anche di diverse decine di migliaia di euro. In questo caso sono stati sanzionati, come d’obbligo, sia gli imprenditori che hanno ricevuto il denaro, sia i loro clienti. Analoghe contestazioni sono state mosse, ai sensi della normativa vigente, anche nel caso di trasferimenti di contanti tra parenti e/o conoscenti che avevano provveduto alle dazioni di denaro senza avvalersi degli intermediari abilitati. Le sanzioni valutarie, dall’ 1 al 40 per cento degli importi trasferiti, prevedono aggravanti per trasferimenti “irregolari” di somme superiori ad € 50.000, che possono comportare una sanzione aumentata di 5 volte; viene esclusa infine la possibilità di pagamento in “misura ridotta” per coloro che risultano avere precedenti specifici nel corso dell’anno solare precedente. Si rammenta che dal 6 Dicembre 2011 (c.d. Decreto legge “Salva Italia”), la soglia massima per il trasferimento di denaro contante senza il ricorso agli intermediari finanziari, è fissata ad € 1.000.
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