CUORGNÈ – È stato collaudato nel pomeriggio di giovedì 17 ottobre, il ponte sopra la ferrovia, situato all’interno dello stabilimento Federal Mogul, che collega il reparto nastro e i magazzini con il reparto cuscinetti e la fonderia.
«Circa otto mesi fa mi sono accorto dello stato precario del ponte e ho ordinato una perizia – afferma il Direttore dello stabilimento Emilio Menicucci – e, appena ho avuto il risultato della perizia, ho subito interdetto l’utilizzo del ponte.»
Otto mesi di disagio produttivo ed economico: infatti per ovviare il problema, l’azienda ha dovuto noleggiare un camion e trasportare le merci passando esternamente, con la preoccupazione delle maestranze di un’eventuale sospensione della produzione o addirittura di un trasferimento dell’azienda da Cuorgné. «Non l’avrei mai permesso – prosegue Menicucci – proprio ora che siamo migliorati in termini qualitativi, produttivi e di customer satisfaction.»
Il ponte, la cui costruzione risale ad oltre cinquant’anni fa, era stato riparato una ventina di anni orsono.
«Grazie al Sindaco Pezzetto, siamo riusciti a sveltire l’iter burocratico delle autorizzazioni, che coinvolgeva quattro enti: Comune, Regione, Ministero dei Trasporti e Gtt.»
Il progetto è stato stilato dal team dell’Architetto Giuseppe Mento, tra cui l‘Ingegner Pedrinola che si è occupato dei calcoli e l’Architetto Biancofiore che, affiancato dal Geometra Prette, ha curato la parte relativa alla sicurezza; mentre, ad aggiudicarsi l’appalto, è stata la Ditta Rossetti.
«Il ponte riveste un interesse strategico per l’azienda – commenta Menicucci – per questo la Federal Mogul ha investito circa 250mila euro. Durante gli otto mesi di disagio, la produzione non si è mai fermata, e i dipendenti hanno dimostrato grande pazienza e tolleranza.»
«Nei mesi scorsi ho lanciato l’idea di fare del Canavese una zona sperimentale a burocrazia zero – sottolinea il Sindaco Beppe Pezzetto che ben conosce le dinamiche delle aziende Multinazionali – quello di oggi è un esempio concreto di come la burocrazia giochi un ruolo fondamentale nello sviluppo o meno di una impresa, ancor più che il costo del lavoro è proprio la burocrazia e la non certezza dei tempi ad essere una barriera all’ingresso nel nostro Paese di investimenti produttivi, insieme all’Assessore Regionale Porchietto e agli altri enti coinvolti che ringrazio, abbiamo dimostrato che con la buona volontà anche i tempi della burocrazia possono essere abbattuti, questo però deve diventare la prassi e non l’eccezione. Mi auguro conclude – che a questo investimento sul sito di Cuorgnè ve ne possano essere altri nei prossimi mesi.»