CUORGNÈ – Ancora una volta il Sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto cerca di farsi promotore di iniziative che tentano di guardare a un territorio più vasto con lo spirito di lavorare insieme cercando di cogliere le opportunità che si possono presentare. Questa volta l’idea è quella di individuare e raccordare tutti questi soggetti che a vario titolo rappresenteranno il territorio del Canavese nella prossima Expo 2015.
Beppe PezzettoMa da dove partire? «Dai potenziali 30 milioni di visitatori (15 italiani, 13 europei e 2 del resto del mondo) che per 6 mesi nel 2015 visiteranno a Milano l’Expo. – Illustra il Sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto che ha una proposta da fare – Essendo il nostro un territorio potenzialmente raggiungibile entro le 3 ore dobbiamo essere in grado di intercettare anche solo una piccolissima parte del potenziale turistico che visiterà questa iniziativa più unica che rara per la nostra Nazione e per il nostro territorio, e comunque farci conoscere come territorio in modo coordinato. Sicuramente già da molti mesi se non da alcuni anni, diversi soggetti stanno lavorando per gestire al meglio l’evento. Immagino al ruolo prioritario della Regione, del Parco Nazionale del Gran Paradiso, della Confindustria, dei Sacri Monti, il FAI (Castello di Masino) e molti altri, solo per citarne alcuni. Forse molte delle iniziative apriranno una finestra sul nostro Canavese e quindi potenzialmente potranno rafforzare i normali flussi turistici quindi – prosegue Beppe Pezzetto – la proposta è semplice, ma la sfida va raccolta subito. Come Città di Cuorgnè ci rendiamo disponibili da subito a mettere intorno a un tavolo tutti quei soggetti che porteranno il “Sistema Canavese” a vario titolo all’expo, per essere luogo di raccordo e di confronto di tali iniziative, per riuscire in sintesi a declinarle in modo concreto nelle nostre realtà. Vogliamo essere uno stimolo – conclude – per trovare un luogo nel quale confrontarsi e passare dalla teoria alla pratica facendo sistema in modo concreto con quello che abbiamo a disposizione. Meglio poco ma fattibile, che molto ma soltanto teorico.»
La sfida è lanciata: verrà colta?
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