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SPARONE – Esercitazione congiunta Aib e Vigili del Fuoco: obiettivo centrato (FOTO-VIDEO)

L'obiettivo era proprio la collaborazione tra le forze in campo in caso di emergenza incendi in zone boschive; conoscere e risolvere in anticipo eventuali criticità che sarebbero potute emergere

SPARONE – Obiettivo centrato. L’esercitazione che si è tenuta a Sparone lo scorso sabato 21 dicembre 2024, che ha coinvolto i Vigili del Fuoco del Presidio Rurale di Pont Canavese, i Vigili del Fuoco di Cuorgnè, gli Aib di Sparone e zona Cuorgnè e la Croce Rossa di Pont Canavese, ha avuto un riscontro molto positivo. All’iniziativa hanno partecipato anche i Guardaparco del Parco Nazionale del Gran Paradiso, l’elicottero dei Vigili del Fuoco (Drago), i Tas per la cartografia e i Sapr con i droni.

L’obiettivo era proprio la collaborazione tra le forze in campo in caso di emergenza incendi in zone boschive; conoscere e risolvere in anticipo eventuali criticità che sarebbero potute emergere. Numerosi i volontari che vi hanno preso parte: 101 Aib e 25 Vigili del Fuoco, che hanno lavorato in sicurezza seguendo il Protocollo Laces.

La zona scelta è quella che è stata interessata da un vasto incendio nel 2017, nei pressi delle borgate Budrer-Costa-Bose. È stato simulato un incendio boschivo e l’intervento su due fronti differenti: portando acqua dal fiume Ribordone con una linea canadese ad alta capacità nella frazione di Budrer, mentre lungo il secondo, terzo e quarto tornante a salire da San Grato sono stati utilizzati attrezzi manuali e moduli leggeri antincendio per contenere le fiamme. In frazione Costa si è immaginato di non riuscire a portare acqua e, di conseguenza, sono stati utilizzati attrezzi manuali e la trincia forestale dei Vigili del Fuoco creando una linea taglia-fuoco.

Sono stati simulati anche l’evacuazione di una borgata e un caso di infortunio. Non sarà l’ultima esercitazione messa in campo da Vigili del Fuoco e Aib. Già si pensa di organizzarne un’altra in primavera. Una criticità emersa è quella legata alla comunicazione, ossia l’utilizzo di apparecchiature radio e frequenze differenti tra i due corpi.

L’esercitazione, utile dal punto di vista operativo e della collaborazione, poiché mira a raggiungere tempi sempre più rapidi di spegnimento incendi, è stata anche occasione per ripulire il vecchio sentiero che da San Grato va verso Ribordone. Un modo per lasciare qualcosa al territorio.
Il giorno successivo è stato chiuso il periodo sperimentale del Presidio Rurale di Pont Canavese, con un bilancio positivo in quanto utilità e necessità.

“Siamo molto contenti della risposta dei nostri volontari alla proposta. – Hanno dichiarato Mauro Canale Caposquadra Aib e Giuseppe Bettas Begalin Aib Piemonte – Si sono mosse le sei aree di competenza dell’eporediese e Canavese: l’area 32, 33, 35, 36, 911 e 912. Ringraziamo i Vigili del Fuoco per la proposta e la bella collaborazione. Sul posto è intervenuto in sopralluogo il nostro Ispettore Regionale di competenza, Renzo Peirolo, che ha apprezzato il lavoro svolto. Istituiremo un tavolo congiunto per unire i dati raccolti in questa esercitazione.”

“Ringrazio gli Aib e i Vigili del Fuoco Volontari di Cuorgnè – ha aggiunto Lorenzo Garetto, Caporeparto dei Vigili del Fuoco di Ivrea e Responsabile del Presidio Rurale di Pont Canavese – ringrazio anche l’Ingegner Francesca Alpe, funzionario del Comando della Provincia di Torino. Questa esercitazione è stata un successo, ed è solo un inizio.”

Anche Luca Sansoè, Capo distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Cuorgnè ha ringraziato Aib e il Presidio Rurale di Pont Canavese: “È stato utile avere il Presidio Rurale qui in sede, e ringrazio Lorenzo Garetto per tutto. Ringrazio anche gli Aib per la collaborazione e la Croce Rossa di Pont.”

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