SAN FRANCESCO AL CAMPO – Un famoso ciclista che ha fatto la storia di questo sport, a livello nazionale ed internazionale, ed una giovane campionessa mondiale, per altro legati da parentela, hanno avuto l’onore di porre, sull’apposito piedistallo, lo splendido “Trofeo senza fine”, simbolo del “Giro d’Italia” che il prossimo maggio metterà in scena la sua 107esima edizione.
Sono stati il grande Franco Balmamion, ultimo atleta italiano a fare “doppietta” nella “corsa in rosa”, e la brava e promettente Anita Baima, capace invece di vestire nel 2023 la maglia iridata di pista, il padrino e la madrina speciali della presentazione della tappa San Francesco al Campo – Oropa, la seconda della competizione 2024 che, tra l’altro, vedrà il Piemonte in primissimo piano.
La galleria del centro commerciale ha fatto da sfondo, nel pomeriggio di sabato 9 marzo, al vernissage che ha permesso di conoscere alcuni dei principali retroscena che porteranno il prossimo 5 maggio 2024 ad una nuova manifestazione di alto livello, splendida vetrina per il nostro territorio.
Tra ospiti, spettacolo, musica e momenti istituzionali è stata questa l’occasione per fare un ulteriore passo verso l’evento della prossima primavera, il quale grazie al sapiente lavoro tra Rcs Sport, Regione Piemonte, Comune di San Francesco al Campo e Velodromo Francone permetterà di scrivere l’ennesima pagina di livello per lo sport canavesano.
Alla presenza di molti Amministratori del territorio, autorità militari e non, appassionati e semplici curiosi il pomeriggio sanfranceschese è stato occasione per conoscere un po’ più a fondo ciò che ci attende.
Grande soddisfazione è stata espressa da quelle che sono state tra le principali colonne del progetto, ad iniziare dall’Assessore Regionale allo sport, Fabrizio Ricca, per quindi proseguire con i “padroni di casa” Diego Coriasco (sindaco di San Francesco al Campo), Davide Francone (presidente del Velodromo) e Giacomino Martinetto (nome e volto storico della società ciclistica canavesana).
La corsa in sé sarà carica di significati, non solo perché è la prima che prevede, nella storia del Giro, una partenza all’interno di un velodromo, ma anche perché darà l’opportunità di ricordare, a 25 anni di distanza, una delle imprese di Marco Pantani, cioè la sua vittoria, epica, proprio al Santuario di Oropa.
A questo punto, la fase di avvicinamento è sempre più definita e con essa chi ama lo sport, ma anche il Canavese, non può che prepararsi per quella che promette di essere una straordinaria emozione.
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