CIRIACESE – Un “manifesto per il territorio”, l’occasione per raccogliere le firme degli utenti, ma non solo, in modo da vedere garantito in futuro non solo un servizio di trasporto pubblico su rotaia più efficiente, ma in grado di collegare il territorio del Ciriacese e delle Valli di Lanzo con sempre più zone del Piemonte, garantendo la possibilità di muoversi sia a studenti che pendolari, nonché a coloro che vogliono scoprire questa zona sotto il punto di vista turistico.
E’ quello che è stato ideato e presentato, ad inizio dicembre 2023, dal gruppo denominato “Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres”, che ormai da tempo sta portando avanti un discorso di controllo, confronto e stimolo con gli enti e le società competenti in maniera che quello che è un vero e proprio patrimonio sia difeso, ma anche migliorato ed implementato.
Uno degli obiettivi che si pone il gruppo è di far sì che questa tratta diventi una vera e propria “metropolitana ferroviaria”. E per farlo ci vuole l’impegno di più componenti, che lavorando in sinergia possono raggiungere traguardi fondamentali.
Il “manifesto”, che sarà presentato pure a sindaci, consiglieri comunali ed a coloro che si metteranno in gioco nelle Elezioni del prossimo anno affinché questi lo sottoscrivano, tra le proposte portate avanti tratta quelle dell’attivazione dei collegamenti tra Germagnano ed Alba, nonché tra il centro valligiano e Fossano.
Importantissima, poi, la questione legata alla riattivazione della Germgnano-Ceres, argomento già più volte portato alla ribalta, nonché l’attivazione di due collegamenti che interessano la stazione di Cirié, uno con destinazione Asti, l’altro con destinazione Bardonecchia.
L’Osservatorio, che in queste settimana tra l’altro sta seguendo con massima attenzione la riapertura della Torino-Ceres, la quale ora passa di competenza di Trenitalia, ribadisce inoltre la necessità di un miglioramento sostanziale dell’accessibilità alle stazioni, ma chiede pure di dare vita ad una strategia che permetta di valorizzare e promuovere la zona, grazie anche alla collaborazione con Comuni, Unioni e le associazioni turistiche locali.
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