CANAVESE – Facilitare la movimentazione dei canavesani in maniera sempre più “green”, ma anche l’opportunità di incentivare maggiormente un turismo eco-sostenibile, al passo con i Paesi dell’Europa (ma pure quelle realtà italiane già esistenti), che rappresenta uno sbocco imperdibile per il futuro del nostro territorio.
Una buona notizia arriva sul fronte del rafforzamento della rete delle piste ciclabili nella Provincia di Torino, con un finanziamento di un milione di euro che è stato previsto al fine di rendere più efficienti i collegamenti tra i centri abitati, le stazioni ferroviarie ed i nodi di interscambio.
Questa somma sarà distribuita dalla Città Metropolitana di Torino a quei comuni che hanno presentato richiesta ufficiale, soldi che è stato possibile mettere a disposizione attraverso il programma denominato “Bike to rail” e per mezzo a fondi ministeriali.
Diverse le comunità che saranno coinvolte in tale progetto, ad iniziare dall’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese, che è referente capofila per la Città di Cirié, i Comuni di Grosso, Nole e San Maurizio Canavese, proseguendo con l’Unione dei Comuni dell’Area Nord-Est di Torino (Leini, Volpiano, Caselle Torinese, Borgaro Torinese), l’Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone (che invece interessa Ala di Stura, Balangero, Cafasse, Cantoria, Ceres, Chialamberto, Coassolo, Corio, Fiano, Germagnano, La Cassa e Lanzo Torinese).
A ricevere parte di questo denaro saranno anche la Città di Venaria Reale (capofila pure per La Cassa e Fiano), il Comune di San Benigno (che guida il gruppo formato da Bosconero, Chivasso, Foglizzo, Montanaro e Volpiano), mentre per quanto concerne la zona dell’Alto Canavese è la Città di Cuorgnè a guidare la “cordata” che coinvolge Agliè, Alpette, Bairo, Bosconero, Castellamonte, Favria, Feletto, Forno, Levone, Lusigliè, Oglianico, Pertusio, Pratiglione, Rivara, Rivarolo, Salassa, San Colombano, San Giorgio, San Giusto, San Ponso, Sparone e Valperga
Va specificato che “Bike to rail” è legato in maniera esclusiva alla progettazione di fattibilità tecnico-economica e nasce con l’obiettivo di valorizzare i poli attrattori del territorio, come per esempio istituti scolastici, aree industriali e commerciali, poli sanitari, culturali, ma anche poli attrattori relativi alla ricettività turistica.
Per ogni zona omogenea saranno stanziati sino ad un massimo di 150mila euro e va rimarcato come la risposta da parte delle realtà del territorio non sia di certo mancata. “Già da diversi anni la Città metropolitana di Torino ha avviato la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile per mettere a punto una strategia che tenga conto delle necessità di un territorio metromontano” ha commentato il vicesindaco metropolitano, Jacopo Succo.
Sono stati previsti infine tre cosiddetti “sottopiani”, tra i quali c’è anche “Biciplan”, iniziativa che è stata ideata in maniera da incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, ricreativo e turistico.