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ATTUALITA’ – 450 vittime sul lavoro nel primo semestre 2023

Ancora alla Lombardia la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro. Seguono Lazio, Veneto, Campania, quarto il Piemonte

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ATTUALITA’ – Sono 450 le vittime sul lavoro nel primo semestre di quest’anno, circa 75 decessi al mese, 17 alla settimana. 346 infortuni mortali registrati in occasione di lavoro (+1,2% rispetto allo stesso periodo del 2022) e 104 quelli in itinere.

Ancora alla Lombardia la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (64). Seguono: Lazio (33), Veneto (32), Campania (29), Piemonte (27), Emilia Romagna (26), Sicilia (22), Puglia (19), Toscana (14), Abruzzo (13), Friuli Venezia Giulia e Umbria (11), Trentino Alto Adige (10), Marche e Calabria (9), Liguria (8), Sardegna (6), Basilicata (2) e Valle d’Aosta (1). Nei primi sei mesi del 2023 è sempre il settore Trasporti e Magazzinaggio a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 50. Ed è seguito dalle Costruzioni (39), dalle Attività Manifatturiere (37) e dal Commercio (27). La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (127 su un totale di 346). Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a giugno 2023 sono 23, mentre 11 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 60, mentre sono 19 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere. Il lunedì è il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi sei mesi dell’anno (19,9%).

Le denunce di infortunio sono in diminuzione del 22,4% rispetto a fine giugno 2022. Erano, infatti, 382.288 a giugno 2022. Nel 2023 sono scese a 296.665. E il decremento risulta essere sempre maggiormente rilevante, come del resto nei mesi precedenti, nel settore della Sanità; lo scorso anno le denunce erano 52.563, mentre a fine giugno 2023 sono diventate 14.150 (-73,1%). Altra conferma, questa, della ‘quasi’ totale ‘estinzione’ degli infortuni connessi al Covid dalle statistiche. Anche dopo i primi sei mesi del 2023, il più elevato numero di denunce arriva dalle Attività Manifatturiere (35.503). Seguono: Costruzioni (15.453), Trasporto e Magazzinaggio (14.900), Commercio (14.434) e Sanità (14.150).

Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane, da gennaio a giugno 2023, sono state 106.305; 190.360 quelle dei colleghi uomini. Incredibile e allarmante il dato relativo alle denunce degli infortuni dei giovanissimi: fino ai 14 anni si rilevano 30.712 denunce (oltre il 10% del totale).

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