NOASCA – E’ uno dei simboli delle nostre montagne, icona che in tanti, credenti e non, hanno spesso piacere di visitare, essendo posizionata per altro in uno splendido ritaglio delle nostre meravigliose montagne. E’ la Madonnina del Gran Piano, posta nel territorio comunale di Noasca, la quale di recente è stata restaurata ed ora, da qualche giorno, è tornata a mostrarsi nel suo rinnovato splendore ad oltre 2000 metri di quota. Il tutto è stato reso possibile grazie alla disponibilità ed alla collaborazione tra il Corpo di Sorveglianza del Parco Nazionale del Gran Paradiso ed alcuni appassionati, che hanno così dato nuova luce a quella statua che ogni anno è visitata da centinaia di fedeli, ma anche da semplici curiosi od amanti delle nostre cime.
“E’ una statua da sempre parecchio amata – racconta Raffaella Miravalle, Guardaparco ed una delle protagoniste di quella bella storia – E’ stata portata al Gran Piano negli anni ’80 del secolo scorso e qui sono davvero tantissime le persone che sono venuti a vederla, oppure a pregare di fronte ad essa. Con il passare del tempo, come accade, nonostante mi occupi personalmente da quando lavoro in questa zona di ritirarla e metterla al riparo in autunno, per riposizionarla nel periodo primaverile, i segni lasciati dal sole come dalle intemperie si sono fatti più evidenti”.
Ecco allora che grazie alla disponibilità di alcuni componenti del Corpo di Sorveglianza, di un ex collega e della sapiente mano di Ferruccio Vismara, quest’anno è stato condotta in porto la ristrutturazione. La Madonnina, alta circa 120 centimetri e pesante 12-13 chili, è stata portata in quel di Ceresole Reale: qui, dopo una settimana di lavoro, è tornata a splendere in tutta la propria bellezza, quindi Raffaella, accompagnata anche dalla sua fida amica a 4 zampe Marie, ha riportato la statua sino al Gran Piano (due ore circa di camminata), riposizionandola nella nicchia, da dove ora attende tutti coloro che vorranno ammirarla o farle anche solo un “saluto”.
“Si tratta di un’icona che è particolarmente cara a chi visita queste montagne – aggiunge ancora Miravalle – tanto cara alla comunità di Noasca, nonché a quella vicina di Ceresole. E’ stata un’iniziativa che conferma l’affetto che c’è nei confronti di questo simbolo, che non è solo del Gran Piano, ma delle nostre valli”. Valli affascinanti e cariche di suggestione, le quali ogni anno sono meta di migliaia di turisti, appassionati ed amanti della montagna e che d’ora in avanti potranno nuovamente ammirare la Madonnina, tornata ad essere, nella sua splendida e rinnovata bellezza, al fianco di chi avrà voglia di scoprire (o riscoprire) questo angolo del Canavese.
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