martedì 5 Novembre 2024

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UDINE – Tutto pronto per la 94esima “Adunata Nazionale degli Alpini”

Da oggi, giovedì 11 maggio a domenica 14, sono 500 mila le persone attese, oltre 3 mila quelle che hanno lavorato, per oltre un anno, per organizzare l’Adunata

UDINE – E’ tutto pronto per la 94esima “Adunata Nazionale degli Alpini” che questo fine settimana invaderà, per la quinta volta nella storia della manifestazione più importante per le penne nere, la città di Udine ed il Friuli Venezia Giulia. Da oggi, giovedì 11 maggio a domenica 14, sono 500 mila le persone attese, oltre 3 mila quelle che hanno lavorato, per oltre un anno, per organizzare l’Adunata, coadiuvati dall’amministrazione locale e dagli enti del territorio che, ancora una volta, hanno permesso la realizzazione dell’evento.

Il motto dell’Adunata di quest’anno è “Alpini, la più bella famiglia”: ogni anno, infatti, il Consiglio Direttivo Nazionale sceglie un tema che diventa il filo conduttore della manifestazione e degli eventi che caratterizzano la vita associativa durante tutto l’anno. Il messaggio rispecchia, alle volte il momento storico, altre è coerente con la città ospitante. La 94^ Adunata di Udine viene dopo quella discussa di Rimini, segnata da polemiche a accuse per le presunte molestie contro le donne, a loro dire aggredite, verbalmente e fisicamente, da alcuni partecipanti gettando infamia e sospetto sull’intero corpo degli Alpini. A rimettere ogni accusa è stato Sebastiano Favero, Presidente dell’Ana: “Gli alpini hanno fatto del rispetto, della solidarietà e del volontariato la propria missione, a disposizione delle comunità. Quest’anno abbiamo voluto divulgare un “manifesto contro le molestie”, rivolto non solo agli alpini ma a chiunque parteciperà alla nostra adunata. Il problema esiste, serve un cambiamento culturale profondo. E ci raccomandiamo che tutti mantengano un atteggiamento rispettoso».

Tale raccomandazione è ripresa anche nel Decalogo dell’Adunata: “L’occasione festosa non autorizza nessuno a comportamenti fastidiosi né tantomeno aggressivi, che, al di là delle conseguenze penali personali, possono comportare l’espulsione dall’Ana” e ancora “Le molestie verbali, a qualunque persona, non sono “complimenti non graditi” e neppure atti di “goliardia”. Apprezzamenti di natura sessuale rivolti in modo esplicito, volgare e talvolta con toni che possono suonare minacciosi, specie ad una donna, non sono tollerabili. Se assistete ad episodi del genere fatevi parte diligente e richiamate i responsabili a comportamenti civili”.

Ma è stata un’altra divergenza di vedute ad essere stata scatenata in queste ore in quel di Udine, ossia l’uso, molte volte inadeguato, del cappello alpino che, da sempre è simbolo dell’Associazione e, come tale, tutelato e rispettato. La maggioranza delle penne nere sostiene che, durante l’evento, il cappello debba essere portato soltanto da chi è alpino e ha fatto la “naja”, mentre i simpatizzanti e amanti di questo corpo d’armata, dovrebbero non utilizzarlo. Altri invece sostengono che, così facendo, si rischia soltanto di far finire tutto. Di fatto l’Adunata domani, venerdì 12 maggio, entrerà nel vivo con la speranza che lo spirito alpino, che rappresenta sacrificio ed orgoglio, venga espresso nel migliore dei modi.

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