TORINO – Quattro giovani di Torino, poco più che ventenni, per due anni non potranno accedere nei pubblici esercizi o nei locali di pubblico intrattenimento, né stazionare nei pressi degli stessi, del centro cittadino. Niente caffè, niente birre, niente alcoolici, insomma. I quattro Dacur, il Divieto di accesso alle aree urbane (una sorta di Daspo extrasportivo) sono stati emessi dal Questore di Torino in seguito all’attività svolta dalla Divisione della Polizia Anticrimine nei confronti dei giovani, immigrati di seconda generazione, gravemente indiziati di aver commesso diversi reati nella zona della movida.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza Dora Vanchiglia hanno permesso di individuare i presunti responsabili di diverse rapine e aggressioni commesse ai danni di coetanei nei pressi dei locali della movida, e di procedere, lo scorso gennaio, al loro arresto in esecuzione di diverse misure cautelari. «Attesa la pericolosità sociale degli stessi, e in considerazione dell’adozione da parte dell’Autorità Giudiziaria di misure cautelari restrittive – spiegano dalla Questura – il Questore ha emesso nei loro confronti la misura di prevenzione persone». I locali dai quali dovranno girare alla larga sono quelli compresi nell’area contenuta nel quadrilatero formato da corso Regina Margherita, lungo Po Macchiavelli, corso San Maurizio e via Rossini, comprese le vie interne, e quindi Cesare Balbo, Santa Giulia, degli Artisti, Montebello, Taranto, Sant’Ottavio, Guastalla, Buniva, Giulia di Barolo e Bava.
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