CANAVESE – I progetti di ristrutturazione delle ferrovie che attraversano il Canavese devono essere anche l’occasione di un segnale verso la sostenibilità ambientale e non limitarsi a un semplice efficientamento del servizio ferroviario. Un ammodernamento di queste linee storiche dovrebbe anche rappresentare una svolta rispetto alla vecchia pratica del consumo dissennato di suolo fertile e favorire un miglioramento ambientale nei territori attraversati.
La pensa così Coldiretti Torino che assiste alle procedure di esproprio collegate alla sostituzione dei passaggi a livello comune per comune, da Chivasso a Ivrea, passando per Volpiano fino a Pont e per tutte le altre località toccate dalle linee ferrate.
«In tutti i progetti finalizzati alla chiusura dei passaggi a livello – osserva il Presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – è prevista la realizzazione di nuove strade sui campi fertili oppure è si chiudono i passaggi a livello lasciando gli agricoltori senza la possibilità di raggiungere rapidamente i propri campi, e costringendoli a lunghi percorsi alternativi con conseguente aumento di costi ed emissioni».
«Ancora una volta non si è discusso con gli agricoltori per migliorare l’impatto del progetto. Coldiretti Torino non è contraria all’ammodernamento delle ferrovie locali ma chiede che nelle soppressioni dei passaggi a livello non sia penalizzata l’attività agricola. Coldiretti Torino chiede che nelle alternative agli attuali attraversamenti delle linee ferroviarie non sia consumato nuovo suolo fertile e che non sia preclusa agli agricoltori la possibilità di raggiungere le aree di produzione (i campi e le cascine) in modo agevole, come richiederebbe qualsiasi attività economica. Per questo siamo disponibili a partecipare a un tavolo un confronto per discutere nel dettaglio del miglioramento dei progetti».